Covid, in questa Italia ci siamo
trovati impreparati e disorganizzati
Caro direttore,
purtroppo siamo ancora in piena pandemia, io speravo che in questo nuovo anno, qualcosa cambiasse e migliorasse. Ma si sa che la nostra sanità rispetto a quella degli altri stati, difetta da ogni parte, dalle strutture e reparti costruiti e mai utilizzati per cause burocratiche e mancate abilitazioni, alle mancate od insufficienti sovvenzioni economiche alla ricerca, ai bassi stipendi di chi si adopera ogni giorno per salvare vite, più che mai in questi difficili periodi.
Tutto ciò costringe spesso importanti e dotati ricercatori e medici a migrare altrove. Non parliamo poi purtroppo della mala sanità, di chi si sente in diritto di approfittare dei più deboli sia a livello economico che emotivo, per esempio le truffe sui decessi provocati per motivi economici sulle ambulanze ed altri imbrogli come quelli nelle case di riposo, con relativi maltrattamenti.
Ma questo succede solo in Italia? Forse anche altrove, ma a noi giungono le notizie più che altro del nostro Bel Paese. Ma a parte tutto questo discorso che ci portiamo da sempre come peso sulle spalle, in questa emergenza, le falle sono ancora più evidenti.
Ci siamo trovati impreparati all’avvento di questo virus, stiamo cercando di correre ai ripari con vari vaccini, che purtroppo però dobbiamo importare dall’esterno, ciò comporta spese gravose e tempi più lunghi, non parliamo poi di quelli che sono stati sprecati, come se poi avessimo quantitativi in più dei vaccini!
Siamo alle solite, abbiamo iniziato tardi a vaccinare e per di più abbiamo già finito le scorte e fatichiamo a fare poi i richiami. Prima siamo stati mesi e mesi al chiuso per scongiurare gli aumenti dei casi, poi d’estate tutti liberi di andare anche all’estero ed addirittura abbiamo ricevuto il bonus vacanze. Comprendo il tentativo di salvare l’economia, non è certo questo il modo migliore e poi questi continui Dpcm che confondono e portano a volte a peggiorare la situazione.
L’Italia è diventata il vestito di Arlecchino con tutti questi colori: giallo, rosso, bianco, arancione e poi non parliamo del miscuglio dei colori! Penso che all’estero se la ridano della nostra politica e disorganizzazione.
Quando penso che bastava chiudere tutti i confini di ogni Stato, impedire qualsiasi spostamento da regione e regione finchè i casi fossero stati ridotti a zero o quasi e la situazione fosse completamente risolta.
Lo so ne soffriva l’economia, che bastava incentivare solo economicamente considerando tutti gli sprechi che per anni lo Stato ha attuato in ogni settore. Ed ora ci troviamo ancora qui, con mascherine, gel distanziamenti e di nuovo con il rischio di un ‘Italia tutta in zona rossa.
Questa situazione è voluta, forse cercata per occulti interessi economici di qualcuno di potente, che ha interesse nella vendita di mascherine, gel, vaccini, di minare l’economia del Paese a scapito della salute pubblica e delle continue morti.
Se ci pensiamo quanti hanno interesse che la pandemia duri più a lungo possibile: le aziende farmaceutiche, quelle funebri, e forse anche qualcun altro, come magari gli Stati esteri che ci elemosinano i vaccini e ce li fanno pagare a caro prezzo, impedendoci di produrli direttamente in Italia.
Ma ora basta, concludo questo sfogo, dicendo che se al tempo della peste ci fosse stata questa politica ed organizzazione forse ad oggi la Terra sarebbe deserta e libera dall’essere umano, che a volte non ha saputo che distruggerla con la sua leggerezza, egoismo e talvolta stupidità.
Per fortuna che in mezzo a tutta questa negatività c’è chi anche se solo e poco considerato fa ogni giorno il suo dovere coscientemente cercando di salvare vite, nonostante tutto ciò che gli rema contro e lo ostacola. Un grazie a tutti loro e forza e coraggio, non mollateci almeno voi!
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