Cronaca

Vaccini, Luca Zanichelli scrive
a Letizia Moratti, Torchio solidale

Zanichelli: ""E' stato l'ultimo stadio perché credimi ho telefonato a tutti i referenti possibili. E nessuno mi ha dato risposte chiare. Credi che qualcuno leggerà quella lettera?". Bella domanda

Ha provato, Luca Zanichelli, a scomodare tutti i santi (per modo di dire) ad ogni livello per sbloccare una situazione, quella della vaccinazione nei suo comune, divenuta al limite del paradossale. Ci ha provato perché è stato uno dei primi sindaci dell’area Oglio Po a metterci la faccia. E non è un modo di dire. E’ andato dai suoi cittadini, anche quelli più riottosi, per convincerli a vaccinarsi mettendo le forze comunali a servizio delle prenotazioni per chi non poteva fare diversamente.

RIVAROLO DEL RE – “Sono andato casa per casa – ci racconta il primo cittadino – e mi sono ritrovato con la fila di gente a prenotare. Gente a cui non potevo dire altro che i posti disponibili erano a Cremona, o a Gonzaga. Cosa avrei potuto fare a quel punto? Magari avrei potuto prenotare un pullman e portarceli io…”.

Dalle istituzioni interpellate, e nonostante i solleciti, ha avuto risposte vaghe ed evasive, quando le ha avute. E neppure si è trovato a combattere in un fronte comune: “Il fatto che non si riesca ad essere tutti uniti è un problema”. Un problema, quello della divisione territoriale che negli anni nessuno è riuscito a risolvere. Ognuno va avanti per la propria strada, non c’è un fronte comune tra sindaci, non ci sono personalità forti in grado di guidare la ciurm, tanti piccoli comuni ognuno impegnato a risolvere i propri problemi, le proprie questioni.

Si dovrebbe lavorare su strade diverse, farsi sentire in maniera corale. Ma i cori non sono mai stati il pezzo forte della bassa Lombardia.

Luca è comunque andato avanti. Perplesso ed arrabbiato perché, nonostante la volontà di favorire i propri cittadini il compito sembrava difficile. Avrebbe giovato anche a lui un Hub a Bozzolo. Magari una possibilità in più per i suoi cittadini di trovare uno spazio senza sobbarcarsi l’onere di chilometri di strada. Infine la decisione di scrivere alla responsabile regionale del Welfare Letizia Moratti.

“E’ stato l’ultimo stadio perché credimi ho telefonato a tutti i referenti possibili. E nessuno mi ha dato risposte chiare. Credi che qualcuno leggerà quella lettera?”. Bella domanda.

LA LETTERA – Luca ci ha girato il testo della missiva indirizzata a Letizia Moratti. Magari così, se si perde tra le scartoffie di qualche scrivania, da qualche parte lo scritto rimane.

Le scrivo per sottoporre la problematica che purtroppo stiamo avendo come territorio Casalasco – Viadanese che comprende ben 27 comuni.

La sede VACCINALE della zona è la sede Avis di Casalmaggiore (CR), tutte le altre distano dai 35 a 40 Km; le sedi principali Cremona e Mantova distano 30/35 Km dai nostri comuni capofila quali Casalmaggiore e Viadana.

La problematica consiste nel fatto che da 10gg quando i cittadini effettuano la prenotazione, sia sul sito della Regione Lombardia, sia con numero verde che con i servizi di poste, la sede vaccinale Avis di Casalmaggiore non compare tra le opzioni e i cittadini vengono dirottati sui centri vaccinali di Cremona, Castel Goffredo, Gonzaga, e Mantova molto distanti da noi, considerando anche l’età degli utenti target (che attualmente sono nella fascia di età 70-79 anni).

Questa difficoltà di spostamento comporta la rinuncia all’adesione alla campagna vaccinale dei nostri cittadini.

Per cercare di capire la problematica ho prontamente contattato sia ATS Cremona, sia di Asst Cremona, i cui Dirigenti sono al corrente della cosa e in prima battuta imputavano il problema al fatto del passaggio della gestione delle prenotazioni a Poste Italiane. Adesso la risposta che danno è che il sito di prenotazione regionale non vede Casalmaggiore in quanto le agende sono piene fino al 2 Maggio (quando invece le prenotazioni sulla sede ad esempio di Cremona danno sempre disponibilità continua (la data di prenotazione ad oggi è al 5 di maggio).

La risposta data da Asst Cremona che mi preoccupa maggiormente è la seguente: 
“amplieranno l’offerta vaccinale sulla sede Avis di Casalmaggiore quando avremo la certezza dei vaccini e dopo aver finito le seconde dosi già prenotate”.

Le chiedo quindi perché la sede vaccinale di Cremona ha la certezza dei vaccini proseguendo le prenotazioni comprendendo tutto il territorio Provinciale, visto che il sito regionale dà la possibilità anche a noi del Casalasco di prenotarlo, mentre la sede Avis di Casalmaggiore deve aspettare di poter proseguire le prenotazioni non avendo la certezza dei vaccini.
Chiedo anche come ci dovremmo comportare con i cittadini dei nostri Comuni che continuamente chiedono a noi Sindaci il perché non riescono a prenotare nella unica sede vaccinale del nostro territorio sita a Casalmaggiore.

Saremo costretti con questo andamento ed incertezze ad organizzare dei trasporti comunali e portare i cittadini a vaccinarsi a Cremona o Mantova, visto che anche la nostra gente vuole essere vaccinata in base alle tempistiche date dalla pianificazione Regionale?

Ricordo che l’unico centro vaccinale su un bacino distrettuale pari a 83.000 abitanti a quanto pare è la sola sede Avis di Casalmaggiore. Constato, purtroppo, che questa situazione non aiuta il processo di vaccinazione dei nostri cittadini anzi li scoraggia vista la difficoltà ad eseguirla.

Ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o collaborazione. Con Stima porgo i miei saluti“.

BOZZOLO – Bozzolo è pronta. In verità sarebbe pronta da un po’ di tempo. Ha medici, infermieri, spazi idonei, capacità, associazioni di volontariato in grado di dar man forte nella logistica. Anche in questo caso tanto lavoro è stato portato avanti dal primo cittadino Giuseppe Torchio. E quando sembrava che anche per Bozzolo si potessero aprire delle possibilità, si è chiusa la saracinesca. Nessuno ne ha capito i motivi. Avrebbe potuto essere un centro in più in grado di garantire – a detta dello stesso primo cittadino – almeno 8 linee di vaccinazione. Uno strumento in più ed una possibilità in più per tutti.

Luca Zanichelli e Giuseppe Torchio hanno in comune una battaglia per i propri cittadini. E un muro di gomma contro il quale si trovano a sbattere ogni volta che ci hanno provato.

“Ringrazio il collega Luca Zanichelli – ha spiegato il sindaco di Bozzolo – per aver sottoposto direttamente all’attenzione dell’assessore e vice presidente della giunta regionale la situazione del nostro territorio. La sovrapposizione delle vecchie prenotazioni ARIA con le nuove prenotazioni Poste Italiane di fatto mette in difficoltà il Centro Vaccinale di Casalmaggiore. A fronte di questa situazione, con la gente che è costretta ad andare a Castelgoffredo oppure a Gonzaga o a Cremona o Mantova, noi che siamo baricentrici e abbiamo presentato l’offerta così copiosa di strutture, di personale e di volontari, di medici e di infermieri in servizio con la cooperativa presso il POT oppure in pensione veniamo trattati a pesci in faccia. Io mi domando se questa è una soluzione corretta di fronte a tanta abbondanza di disponibilità. Abbiamo 7 automezzi a disposizione anche per andare a prendere direttamente la gente, la stazione ferroviaria dove fermano tutti i diretti, abbiamo l’eliporto dove è atterrato il papa. Abbiamo tutto, io non riesco a comprendere il perché di questo incaponimento in questa situazione”.

Nazzareno Condina

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