-6% di occupati nel 2020 in
provincia dato peggiore in regione
Il tasso di occupazione nella popolazione in età lavorativa (15-64 anni) ci vede ancora fanalino di coda in regione, con una diminuzione del 3,5% . Il calo è più significativo è tra gli uomini (-3,9%) piuttosto che tra le donne (-3,1%).
Drammatico calo dell’occupazione in provincia di Cremona, nel 2020, secondo uno studio elaborato dalla Camera di Commercio di Como-Lecco sulla base degli ultimi dati Istat. Tra 2019 e 2020 il numero di occupati totali è passato da 150.500 a 144.800, una diminuzione del 6% che è la peggiore di tutte le province lombarde e a fronte di una media regionale del -1,7% (Italia: -2%).
Il drammatico calo riguarda sia gli uomini che le donne: nel primo caso si è passati da 89.700 a 84.400 occupati e nel secondo da 64.400 a 60.500. Tra le altre province, solo Lodi evidenzia una crescita del numero di occupati rispetto al 2019, con un 1%. In valore assoluto i cali più significativi hanno riguardato Milano, Brescia e Varese.
Il tasso di occupazione nella popolazione in età lavorativa (15-64 anni) ci vede ancora fanalino di coda in regione, con una diminuzione del 3,5% . Il calo è più significativo è tra gli uomini (-3,9%) piuttosto che tra le donne (-3,1%).
Guardando ai settori, sul cremonese ha tenuto soltanto quello primario, con un aumento di occupati dell’1% e un numero medio pari a 7.300 persone occupate in agricoltura. Drastico il calo nell’industria, -11%, da 52.500 lavoratori a 46.800: è la diminuzione più significativa di tutta la Lombardia, dove comunque solo Milano e Varese hanno tenuto, anche aumentando il numero di addetti. Forte calo, anche se stavolta non il peggiore della regione, anche nel settore dei servizi, con -3,8%, corrispondente a 3600 persone.
I disoccupati (persone con più di 15 anni in cerca di lavoro) ammontavano a 8.100 persone nel 2019 e ed erano 8.700 a fine 2020, il 7,7% in più. Mentre la media regionale evidenzia un valore negativo per questa voce, -12,7%. Un brutto segnale questo, per la provincia di Cremona che dimostra come in tanti siano scoraggiati e non figurino nemmeno più nell’elenco di chi è in cerca di un posto di lavoro.
Giuliana Biagi