Cronaca

Distretto Viadanese, 10 sindaci
chiedono un hub vaccinale in loco

"Il Distretto Socio Sanitario Viadanese, quasi 47mila abitanti, non risulta essere inserito tra le aree nelle quali sorgeranno a breve i centri vaccinali massivi. Vogliamo ricordare che i comuni di Bozzolo, San Martino dall’Argine, Rivarolo Mantovano e Viadana sono i quattro comuni del mantovano con più alto indice di contagio". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

I sindaci del comprensorio Oglio Po, nella parte mantovana, scrivono ad ATS Valpadana per chiedere con ancora più forza nuovi centri vaccinali, senza costringere la popolazione ad andare a Cremona o a Mantova, o nel caso migliore a Casalmaggiore, per ricevere la propria dose. E i disagi verificatisi – per la verità per la prima volta – all’Avis di Casalmaggiore dimostrano che un hub in più servirebbe eccome…

“A seguito della lettera inviataCi dal Direttore Generale Salvatore Mannino e dal Direttore Sociosanitario dr.ssa Carolina Maffezzoni di ATS Valpadana, datata 3 aprile 2021 – si legge nella missica firmata dai sindaci di Viadana Nicola Cavatorta, di Bozzolo Giuseppe Torchio, di Marcaria Carlo Alberto Malatesta, di Sabbioneta Marco Pasquali, di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi, di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli, di Gazzuolo Loris Contesini, di Dosolo Pietro Bortolotti, di Commessaggio Alessandro Sarasini e di Pomponesco Giuseppe Baruffaldi – siamo venuti ufficialmente a conoscenza del fatto che il Distretto Socio Sanitario Viadanese, quasi 47mila abitanti, non risulta essere inserito tra le aree nelle quali sorgeranno a breve i centri vaccinali massivi.

Vogliamo ricordare che i comuni di Bozzolo, San Martino dall’Argine, Rivarolo Mantovano e Viadana sono i quattro comuni del mantovano con più alto indice di contagio. Nelle settimane scorse alcuni sindaci hanno candidato, per l’apertura dei poli vaccinali, strutture presenti nei propri comuni.

Tra questi il Presidio ospedaliero di Bozzolo, la Sede Avis di Viadana, il Centro ATS di Campitello Nelle scorse settimane le Protezioni Civili locali hanno dato disponibilità a prestare servizio in caso di necessità. Dal 15 marzo scorso è attiva a Viadana la sede vaccinale presso gli spazi Avis in via Grazzi Soncini, nella quale nel frattempo sono state vaccinate persone legate al mondo della scuola, del volontariato e si stanno concludendo in questi giorni gli over 80 che non erano ancora stati vaccinati altrove. E’ stato fondamentale il lavoro dei volontari e del personale medico ed infermieristico che si è reso disponibile a proseguire l’importante servizio, reso fino ad ora, anche per il futuro.

Tutto ciò premesso chiediamo di avere un polo vaccinale pienamente operativo nel nostro territorio. Considerato che, al contrario di quanto affermato dai Direttori Sociosanitari di ASST Cremona e Mantova nell’ultima Assemblea dei sindaci, ad oggi non è ancora attiva l’équipe che dovrebbe provvedere alla vaccinazione a domicilio dei soggetti fragili, potremo quantomeno garantire una sede in loco per queste categorie a rischio e per altre categorie come quelle lavorative, inerenti alle aziende del territorio che non provvederanno alla somministrazione del vaccino autonomamente con il loro medico del lavoro. Tale esigenza, per altro, è stata condivisa anche dal dr. Raffaello Stradoni”.

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