Ambiente

Cividale: c'è la ciclopedonale
Ponterotto, per uomini (e api)

L'uso alternativo e integrativo delle vecchie strade comunali, che si inoltrano nella campagna, fa leva sugli aspetti salutistici del camminare e dell'andare in bicicletta, liberi e lontani dall'opprimente traffico veicolare

CIVIDALE MANTOVANO – Il tema è d’attualità in un periodo come questo, dove il susseguirsi dei lockdown, dovuti alla pandemia in corso, lascia poco spazio alle relazioni umane, con l’eccezione delle attività all’aperto, nelle forme della passeggiata e della gita in bicicletta.

Nel gennaio, il Sindaco Massimiliano Galli aveva firmato l’ordinanza istitutiva della ciclopedonale del Ponterotto, che insiste su una vecchia “strada bianca” nella campagna di Cividale, modificandone i criteri di utilizzo.

La strada, declassata a comunale sul finire degli anni ’60 del secolo scorso dalla costruzione della nuova provinciale “Sabbionetana”, è sopravvissuta fino a tempi recenti come strada di servizio dei fondi agrari finitimi.

Dal 2015, tuttavia, l’amministrazione Galli si è posta l’obiettivo di recuperarla ad un uso sociale, effettuando dapprima la piantumazione e quindi la semina delle banchine stradali per promuoverla a “Strada delle Api”, nell’ambito delle iniziative connesse alla dichiarazione di “Comune amico delle Api”.

L’apposizione della segnaletica stradale, effettuata in questi giorni, individua la Strada come ciclopedonale limitando il traffico veicolare ai soli residenti ed agli operatori agricoli dei fondi prospicienti, oltre ai veicoli di servizio pubblico.

Altri cartelli avvertono come sia VIETATO, sfalciare le banchine stradali, utilizzare erbicidi, abbandonare rifiuti per favorire la biodiversità a favore degli apoidei, le api selvatiche alle quali la strada è dedicata.

Il riscontro di pubblico si è manifestato particolarmente nei giorni delle recenti festività pasquali, quando decine di persone si sono inoltrate per questa vecchia strada alla ricerca di un contatto con la natura.

“Quello del Ponterotto è il secondo percorso ciclopedonale che viene istituito – dichiara il Sindaco Massimiliano Galli – dopo quello realizzato nel tratto sterrato di Vicolo del Chiodo. Con il sistema delle ciclabili che stiamo valorizzando, incentrato sulla riappropriazione di vecchie strade vicinali, si vuole incoraggiare un modo alternativo di intendere il rapporto col Territorio, incline ad apprezzarne gli aspetti naturalistici”.

L’uso alternativo e integrativo delle vecchie strade comunali, che si inoltrano nella campagna, fa leva sugli aspetti salutistici del camminare e dell’andare in bicicletta, liberi e lontani dall’opprimente traffico veicolare.

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