"Per lo sport non si vede
una luce in fondo al tunnel"
Nel 2019, ricorda A.R.I.S.A., in circa 6 milioni erano iscritti a una palestra, piscina o centro sportivo. In Lombardia è concentrato oltre il 36% dei centri sportivi con più 2 milioni di praticanti.
Dopo l’ultimo decreto del Governo non si intravede, per il mondo sportivo, quella luce in fondo al tunnel richiamata un po’ da tutti. Lo rileva A.R.I.S.A. l’Associazione lombarda (aderente a Confcommercio) che riunisce le attività imprenditoriali di palestre, piscine, centri sportivi. Un “blackout” che si trascina da oltre un anno e che rischia di decimare il settore.
Nel 2019, ricorda l’associazione, in circa 6 milioni erano iscritti a una palestra, piscina o centro sportivo. In Lombardia è concentrato oltre il 36% dei centri sportivi con più 2 milioni di praticanti.
“I nostri centri, le nostre imprese, le nostre associazioni sportive ci auguriamo tornino presto a rappresentare – si legge in una nota di A.R.I.S.A. – quei punti di ritrovo anche per decine di migliaia di giovani che, nelle discipline sportive, hanno modo di applicarsi e di crescere. Mentre, nella cronaca di questo periodo, purtroppo emergono frequenti episodi di violenza giovanile. Anche sotto questo delicato aspetto, senza retorica, crediamo che i valori della pratica sportiva possano dare un utile contributo”.
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