Covid, Pellicano: "Richiesta vaccino
sa di rivendicazione corporativa"
“Ho in mente la foto del nostro Presidente della Repubblica che aspetta tra la gente il proprio turno per sottoporsi alla vaccinazione. Ecco il contegno giusto!”, conclude Pellicano.
L’indipendenza della magistratura non si tocca, ma la battaglia sulle vaccinazioni “sa proprio di rivendicazione corporativa di cui forse non si sentiva il bisogno”: questo il commento del procuratore di Cremona, Roberto Pellicano intervenuto su Adnkronos sulla polemica che riguarda l’associazione nazionale magistrati e la richiesta immediata del vaccino anti Covid.
“Comprendo il comunicato dell’Anm che lamenta il cambio del piano vaccinale che non ricomprende più come prioritaria la vaccinazione del comparto dei servizi pubblici essenziali, ma non lo condivido” prosegue Pellicano nell’intervista rilasciata ad Adkronos. “Sono convinto che abbia prevalso l’anima sindacale dell’organismo volto a tutelare i propri iscritti. La magistratura tuttavia non dovrebbe correre il rischio di essere assimilata ad un gruppo di pressione che si batte per ottenere vantaggi per se stessa”.
Per il procuratore, “più che mai in questo momento di difficoltà, (la magistratura) dovrebbe mostrare sensibilità e rispetto verso coloro che assumono la difficile responsabilità politica di decidere e sviluppare un piano vaccinale”.
“Vedo anche io che vi è stato fino ad oggi un certo disordine nella esecuzione del piano vaccinale disposto dalla Regione: ad esempio mi consta che i magistrati del distretto della Corte di Appello di Milano abbiano ricevuto la vaccinazione a differenza dei magistrati del distretto di Corte di Appello di Brescia, ugualmente facente parte della Regione Lombardia. Ma bene ha fatto il presidente Castelli ad astenersi dal manifestare alcuna critica”, sottolinea ancora il procuratore di Cremona.
“E’ possibile che questa sensazione di disordine abbia contribuito a rinforzare l’idea dell’Anm che occorra farsi sentire; unendo la propria voce ad altre, in un crescendo di rivendicazioni che certo non è di aiuto. Ma ripeto, mentre condivido ogni battaglia a difesa dell’autonomia ed indipendenza della magistratura, questa sulle vaccinazioni sa proprio di rivendicazione corporativa di cui forse non si sentiva il bisogno; in un momento in cui, dopo i recenti fatti che la hanno ferita, la magistratura ha bisogno di uno scatto di orgoglio, fatto di compostezza e dignità”, sottolinea.
“Ho in mente la foto del nostro Presidente della Repubblica che aspetta tra la gente il proprio turno per sottoporsi alla vaccinazione. Ecco il contegno giusto!”, conclude Pellicano.
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