Arte

Mattia Peruffo si ritrova
Lungo la strada perduta

Mattia cresce musicalmente con la musica italiana che vagabonda tra i generi, ma certamente Nomadi, Ligabue, Battisti e De André possono essere visti come un primo territorio da esplorare dal giovane Mattia a metà anni 90 che vedeva anche forme di cantautorato elevarsi e un altro bacino da cui attingere come Bersani, Grignani e Silvestri


SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE – Ci ha tenuto compagnia durante il primo Lockdown con ospiti, giochi e tanta musica. Come spesso accade a chi inizia a fare musica in giovane età, succede che si abbia la voglia di scrivere qualcosa di proprio e che poi venga messo in soffitta per qualche tempo perché manca l’opportunità giusta per liberare la propria “creatura” sia essa una canzone, un libro o più semplicemente un frammento di se stessi.

Mattia cresce musicalmente con la musica italiana che vagabonda tra i generi, ma certamente Nomadi, Ligabue, Battisti e De André possono essere visti come un primo territorio da esplorare dal giovane Mattia a metà anni 90 che vedeva anche forme di cantautorato elevarsi e un altro bacino da cui attingere come Bersani, Grignani e Silvestri. In precedenza c’era il rock!

Chiunque in quegli anni facesse musica portava con se il retaggio delle star del passato come Jim Morrison, David Bowie, gli Stones ed il Led Zeppelin. Appurato il percorso formativo c’è tutto un mondo di cover là fuori, ma di tanto in tanto c’è anche chi prova a mettersi in prima persona nelle canzoni che estrae dal pentagramma

Per guardare il Video :

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...