Cronaca

Comitati e associazioni, lettera a
Giovannini: "Riqualificare sp10"

"Concordiamo con il Presidente del Consiglio Mario Draghi che il debito è buono solo se mette in moto una transizione ecologica giusta e non scarica costi e guasti ambientali sulle giovani generazioni"

In foto il Ministro Enrico Giovannini

Se transizione ecologica deve essere, che lo sia sul serio e non semplici parole senza un seguito. Tornano alla carica le associazioni e i comitati ambientalisti per chiedere – questa volta direttamente al Ministro Enrico Giovannini – l’abbandono definitivo del progetto autostradale Cremona Mantova per una scelta più ecologicamente sostenibile, quella cioé della riqualificazione della SP10, via Mantova.

A firmare la lettera Legambiente Lombardia (Barbara Meggetto), WWF Cremona (Bassano Riboni), Legambiente Cremona (Pier Luigi Rizzi), Italia Nostra – Sezione di Cremona (Anna Lucia Maramotti), Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientaliste del Piadenese-Casalasco-Viadanese (Cesare Vacchelli), Stati Generali clima, ambiente, salute Osservatorio territoriale indipendente sulla giusta transizione ecologica (Marco Pezzoni) e l’esperto di mobilità e trasporti Ezio Corradi.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – scrivono – rappresenta un’occasione irripetibile per operare nel nostro paese quella – rivoluzione verde e transizione ecologica – che figura tra le missioni più importanti previste dalle linee guida per la sua definizione.

In questa rivoluzione, un posto di rilievo è rappresentato dalla realizzazione di adeguate infrastrutture al servizio di un nuovo modello di mobilità, moderna e sostenibile, in grado di contribuire in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti fissati dallo European Green Deal.

Per questo intendiamo sottoporre alla sua attenzione alcune importanti questioni che riguardano il tema dellamobilità nel nostro territorio, sulle quali abbiamo sviluppato analisi approfondite e partecipate e concrete proposte di intervento ispirate all’uso responsabile del denaro pubblico, al risparmio di suolo e alla riduzione dell’inquinamento in un’area della pianura padana tra le più colpite d’Europa.

In tempo di Covid e di più impegnativa lotta ai cambiamenti climatici cresce nelle nostre comunità la consapevolezza che è la qualità dello sviluppo e non tanto la quantità a determinare il Benessere equo e sostenibile.

In particolare vorremmo sottoporre alla sua attenzionela nostra proposta diriqualificazione della SP10 (presto in carico ad Anas) sia nel quadro di un miglioramento del collegamento viabilistico tra le città di Cremona e di Mantova, insieme al raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno, sia come alternativa concreta e sostenibile al progetto assai più costoso e impattante di costruzione dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, tra l’altro prevista su un tracciato nuovo che cementificherebbe un enorme quantità di terreno agricolo.

La nostra proposta risulterebbe, inoltre, in linea con i seguenti criteri di valutazione positiva previsti dalle linee guida del PNRR:

  • rapida attuabilità/cantierabilità, soprattutto nella primafase del PNRR;
  • spazio ad altri progetti con effetti positivi su numerosi beneficiari, finora rinviati per inseguire e favorire il progetto di autostrada;
  • basso consumo di suolo e utilizzo efficiente e sostenibile di risorse naturali;

Il tema dell’autostrada regionale Cremona-Mantova e quello della necessità di un adeguato collegamento stradale tra questi due capoluoghi ha visto una intensa interlocuzione tra Regione Lombardia e le istituzioni delle Province di Cremona e di Mantova, che ha portato la stessa Regione a prefigurare diversi scenari, tra cui quello di una riqualificazione della SP10 da effettuarsi con almeno due possibili modalità, tra cui quella da noi suggerita.

Questa tematica non può essere, però, disgiunta dalla necessità di dare soluzione ad altre questioni inerenti la mobilità di questo territorio, quali:

una ferrovia moderna ed efficiente, o con il completamento del raddoppio della linea Mn-Cr-Codogno; o con la realizzazione del Ti-Bre ferroviario ‘soluzione Piadena’, che lo studio effettuato dalla società EIDOS, su commissione di Ti.Bre S.r.l., ha evidenziato come la soluzione in assoluto più vantaggiosa rispetto a quella attualmente in progetto, denominata ‘soluzione Suzzara’; o la realizzazione dei previsti raccordi ferroviari, per togliere traffico pesante dalle nostre strade;

  • una moderna rete ciclabile, capillare e interconnessa con le ciclabili Ven.To e la ciclovia n.16 Ti-Bre dolcedi Bicitalia;
  • il completamento della tangenziale di Casalmaggiore, con la realizzazione del lotto norddi collegamento con la ex SS343, per darecontinuità e piena funzionalità ai lotti esistenti;
  • l’urgente progettazione e realizzazione del nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore;
  • la cancellazione dalla programmazione della prevista autostrada Cremona-Mantova e del tracciato autostradale Tirreno-Brennero in territorio cremonese;
  • un sistema di trasporto pubblico efficiente,integrato e interconnesso con la ferrovia;

Su queste tematiche, e con particolare riferimento alla nostra proposta di riqualificazione della SP10, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci, nel corso di una videoconferenza tenutasi l’11 settembre 2020, con il dott. Mauro Antonelli, capo della segreteria tecnica dell’allora ministro on. Paola De Micheli.

L’impegno preso in quell’occasione dal dott. Antonelli è stato quello di verificare con il ministro la possibilità di effettuare, avvalendosi della propria struttura tecnica di missione, uno studio sulle possibili soluzioni di riqualificazione della SS10. Le chiediamo pertanto la disponibilità ad esaminare le nostre proposte, come contributo al miglioramento della viabilità del nostro territorio, nel segno di una indispensabile sostenibilità ambientale e sociale, in grado sia di migliorare sensibilmente la vita di studenti, lavoratori e pendolari sia di modernizzare una strada già esistente sicuramente più funzionale al tipo di mobilità di corta e media distanza praticata dalla stragrande maggioranza degli utenti attuali e futuri.

Concordiamo con il Presidente del Consiglio Mario Draghi che il debito è buono solo se mette in moto una transizione ecologica giusta e non scarica costi e guasti ambientali sulle giovani generazioni. Condividiamo con lei che è compito della Repubblica promuovere le condizioni di uno sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle generazioni future e, dunque, ci aspettiamo questo coraggio e questo sguardo nuovo da parte di chi guida Ministeri importanti come il suo.

Confidando in una particolare attenzione per questa nostra proposta e per il lavoro di studio allegato,portati avanti con tanta passione e impegno disinteressato, le porgiamo auguri di buon lavoro,  alei, a chi opera nel Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, al nuovo Governo“.

redazione@oglioponews.it

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