Bozzolo, centro vaccini fermo
Torchio: "Prefetto con noi"
Riunioni importanti si sono tenute da parte di ASST di Mantova per partire col Pala Grana Padano nella città virgiliana come hub vaccinale, ma l’impressione è che ci si sia dimenticati degli ospedali di ringhiera. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
BOZZOLO – A Bozzolo non c’è più tempo da perdere. Perché troppo se n’è perso sin qui. Il punto vaccino è pronto, praticamente, da fine febbraio, e già a gennaio – ad essere precisi – era partita una raccolta fondi per realizzare un ingresso più consono per l’utenza proprio a questo scopo.
Da allora si è messa al lavoro l’amministrazione e sono stati trovati medici di base, in pensione o comunque collegati al Presidio Ospedaliero Territoriale, oltre a infermieri. Ma il via alle operazioni ancora non si vede.
Riunioni importanti si sono tenute da parte di ASST di Mantova per partire col Pala Grana Padano nella città virgiliana come hub vaccinale, ma l’impressione è che ci si sia dimenticati degli ospedali di ringhiera. Da qui, in attesa di sbloccare la situazione del punto vaccini dell’ospedale don Primo Mazzolari, una proposta alternativa, per cominciare, come spiega il sindaco Giuseppe Torchio, ossia quella dei vaccini a domicilio per gli utenti più fragili.
Lo stesso Torchio ha incontrato giovedì alle ore 12 il Prefetto di Mantova Michele Formiglio, dopo avere fatto presente come le dichiarazioni pubbliche di ASST di Mantova siano state, finora e a distanza di ormai tre settimane, completamente disattese. Il Prefetto si è detto disponibile ad aprire un dialogo e a fare da sponda per avere un centro vaccinale sul territorio, proprio a Bozzolo.
Ecco come è andato l’incontro direttamente dalle parole di Torchio:
G.G.