Lavanda alla Finestra sul Po e murales. Boles, bellezza tra città e frazioni
La volontà di trovare un tratto comune, un colore, un fiore, un particolare, che richiami il centro di Casalmaggiore a Quattrocase o Agoiolo o Vicomoscano o Vicobellignano, ad esempio. E viceversa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Era partito tutto da un appello di Giuseppe Boles, un paio di settimane fa, perché Casalmaggiore e le sue frazioni potessero finalmente andare di pari passo, collaborare e unirsi nel segno della bellezza. La volontà di trovare un tratto comune, un colore, un fiore, un particolare, che richiami il centro di Casalmaggiore a Quattrocase o Agoiolo o Vicomoscano o Vicobellignano, ad esempio. E viceversa.
Ed era stato lo stesso Boles a suggerire proprio la lavanda, come arma profumata per realizzare questo progetto. E al contempo come collante visivo, piantumato con l’aiuto dei Trashbusters Fabio Vezzosi e Rita Cannone e con l’ok della Polisportiva Amici del Po, che si trova a due passi dalla Finestra sul Po.
“L’appello lanciato un paio di settimane fa è stato recepito: non è importante capire perché centro e frazioni non si parlano o si parlano poco, è importante invece dare un segnale – spiega Boles -. E da questo punto di vista è significativo che proprio un amico, residente in una delle frazioni e che vuole rimanere anonimo, abbia deciso di donarmi 15 cespugli di lavanda e una pianta di magnolia. Speriamo che il Po ci conceda quei 2-3 mesi necessari per lasciare attecchire le piante e poi avremo una Finestra sul Po ancora più bella e aggraziata”.
A questa idea Boles ha aggiunto il cosiddetto carico, facendosi aiutare da Mirko Devicenzi e ottenendo il permesso dall’ex vigile Massimo Baldini, proprietario dell’immobile di fianco alla palestra del Polo Romani, che già era stato abbellito in passato con un passaggio di “Albachiara” di Vasco Rossi. Entrambe le sagome (la ballerina e la ragazza sull’altalena, quest’ultima presentata nel 2018 con l’aiuto di Alberto Fazzi) sono state realizzate dall’artista Chicco Piccinini di Viadana.
Oggi un nuovo murales, con la tecnica dello stencil, completa la muraglia con una poesia dello stesso Boles. “Se l’1% dei cittadini si dedicasse un murales – ha aggiunto Boles – avremmo una città probabilmente molto più piacevole, bella e viva. Un vero e proprio museo a cielo aperto”.
Giovanni Gardani