Cronaca

Caos vaccini, Guerra (ANCI): "Da settimane chiediamo elenchi over 80"

"Gli ospedali vedono crescere il carico di cura e contemporaneamente, sulla campagna vaccinale, incrociano sistemi centrali  inadeguati e un territorio abbandonato alla confusione"

“Mentre nell’hub di CremonaFiere si contavano 80 presenti invece dei 600 attesi per la dose, Giuseppe Papa, primo cittadino di San Bassano, paese di 2000 abitanti a nord di Cremona, che è stato a lungo responsabile della Protezione Civile, si è precipitato in municipio, ha aperto gli elenchi degli ultraottantenni residenti, è andato a prenderli a casa e li ha portati a Cremona per coprire il buco delle prenotazioni e non mandare sprecate le dosi. Potrei citare altri esempi, cosi come la stampa locale è purtroppo colma di segnalazioni di problemi e inefficienze della campagna vaccinale”.

Queste le dichiarazioni del Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra in merito ai disservizi relativi alla campagna vaccinale in corso.

“Da settimane ANCI e i Sindaci – ha aggiunto Guerra – chiedono di avere gli elenchi degli over 80 già registrati e dei non registrati, per contribuire a rendere più efficiente la campagna vaccinale. Elenchi che ci vengono assurdamente negati per presunti e inesistenti problemi di privacy. Da settimane chiediamo di dare un ruolo vero e concreto al tavolo operativo con le nostre rappresentanze a livello regionale. Da settimane i Comuni hanno individuato e messo a disposizione  possibili spazi e supporti logistici vari per la pianificazione della campagna vaccinale. Da settimane vediamo, apprendendo le cose prima dai media, modificare continuamente strategie e impostazioni delle campagne vaccinali, con hub, punti vaccinali, protagonisti e relativi sistemi di convocazione e di accesso che troppo spesso non funzionano, funzionano male e mutano costantemente.  Da settimane poniamo queste questioni, facciamo proposte e mettiamo a disposizione tutta la disponibilità, l’impegno e la piena volontà di leale collaborazione istituzionale dei Comuni. Ora siamo alle pubbliche denunce dei problemi aperti da parte del dr. Bertolaso e della Vice Presidente Moratti. Gli ospedali vedono crescere il carico di cura e contemporaneamente, sulla campagna vaccinale, incrociano sistemi centrali  inadeguati e un territorio abbandonato alla confusione. Occorre cambiare rapidamente passo, cambiare approccio e metodo, ascoltare e coinvolgere di più i territori e i Comuni, ridare fiducia, chiarezza e affidabilità alla campagna. Siamo a disposizione, mossi solo dalla volontà piena e leale di dare una mano. Per la nostra gente. Perché solo con le vaccinazioni ci mettiamo in condizioni di ripartire”.

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