Lettere

Anaao Giovani Lombardia a
Bertolaso: "Partecipazione a
vaccini deve essere volontaria"

da Federico Masserano Zoli, Responsabile Regionale Anaao Giovani

Egregio direttore,

Anaao Giovani Lombardia apprende con sorpresa le parole del Commissario Bertolaso sull’organizzazione del piano vaccinale. Nella conferenza stampa tenutasi in data 03 marzo 2021, infatti, è emersa con colori piuttosto netti l’intenzione di usare in maniera obbligatoria il personale medico specializzando per la campagna vaccinale.

Vogliamo ricordare come il Ministero della Salute abbia già chiarito con sfumature piuttosto chiare che la collaborazione dei medici specializzandi alla campagna vaccinale deve essere volontaria: questa interpretazione, consegnata alle associazioni dopo numerose richieste di chiarimenti al Ministero, non deve essere assunta a mero consiglio, ma come chiaro binario e indirizzo d’azione.

È bene ricordare che la figura dello specializzando, tanto importante negli ospedali, è e rimane quella di un medico a tutti gli effetti che segue, pertanto, lo stesso codice deontologico dei suoi colleghi più anziani, e non deve essere considerato un anello debole cui forzare prepotenze non consentite dall’attuale ordinamento. Rimaniamo perplessi di fronte a una tale compassione – a parole – per la categoria medica, ma nei fatti attinta di spericolate azioni coercitive.

Vogliamo sottolineare che non mancano vaccinatori, considerato che al bando dell’ex Commissario per l’emergenza Arcuri hanno risposto circa 24mila operatori, rispetto ai 15mila operatori richiesti.

Gli specializzandi sono pagati dal MIUR con risorse pubbliche, che rappresentano un investimento per creare gli specialisti del domani. La partecipazione alla campagna vaccinale può essere considerata giusta per coloro che hanno nel proprio percorso professionalizzante questo genere di prestazioni, per esempio gli specializzandi in Igiene, ma per uno specializzando in branche differenti si delinea uno scostamento non insignificante dal percorso formativo, che non può essere ignorato.

Ci auguriamo che questi scivoloni non siano l’ennesima ombra su una gestione pandemica tuttora velata da molti interrogativi irrisolti.

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