Salute

Vaccino Astra Zeneca, parola al Prof Taurozzi: "Si faccia presto a decidere!"

L'EMA, l'organo europeo regolatore del farmaco, è chiamato a pronunciarsi se gli eventi sono legati ad un nesso temporale (occasionale) oppure causale (vaccino causa di decesso) o di complicanze gravi

Sullo stop di Astra Zeneca si esprime Nicola Taurozzi Primario Emerito e Docente Universitario che richiede un rapido chiarimento soprattutto per non creare disorientamento nelle persone che sempre di più non si presentano all’appuntamento vaccinale.

“Undici Paesi tra i quali l’Italia hanno sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca, dopo le segnalazioni di alcuni decessi e di complicanze gravi trombo emboliche, in seguito alla somministrazione di dosi provenienti da un lotto già individuato e ritirato.

L’EMA, l’organo europeo regolatore del farmaco, è chiamato a pronunciarsi se gli eventi sono legati ad un nesso temporale (occasionale) oppure causale (vaccino causa di decesso) o di complicanze gravi.

Alla tempestività della decisione del Ministro Speranza per la sospensione precauzionale della somministrazione delle dosi ci si attendeva a brevissimo giro  una risposta dell’EMA.

L’organo europeo ha invece  annunciato che si riunirà in seduta straordinaria giovedi 18 marzo. Siamo in una situazione di ‘guerra’ e ci si attendeva  un pronunciamento entro 24 ore, sia per non ritardare la campagna vaccinale che già fa fatica a decollare e sia per tranquillizzare tutti coloro che sono candidati ad essere arruolati per questo tipo di vaccino.

Vediamo come funziona questo vaccino e gli effetti collaterali. IL vaccino della Pfizer e di Moderna utilizza la metodica dell’mRNa, ossia viene inoculato il codice genetico (mRNA) di una parte del coronavirus e precisamente della proteina spike verso cui si formeranno anticorpi.

Il vaccino Astra Zeneca si basa sulla metodica più tradizionale di un adenovirus responsabile del raffreddore di gorilla reso innocuo per l’uomo ed utilizzato come una navicella per trasportare nel l’organismo l’mRNA della proteina spike del coronavirus.

Risulta essere sicuro e in grado di conferire una immunità dell’83%, dopo la seconda dose da somministrare a distanza di 12 settimane.Per la sua conservazione in comuni frigoriferi a +2 +8 gradi e per la semplificazione di somministrazione (non necessita dei numerosi passaggi degli altri due) può essere utilizzato in larga scala presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e quindi strategicamente efficiente per facilitare la vaccinazione di massa.

Lievi effetti collaterali come febbre, malessere generale, dolori muscolari o effetti più gravi ma eccezionali come le manifestazioni tromboemboliche sono comuni anche agli altri vaccini.

Si è dimostrato che il numero delle tromboembolie (causa di infarti, ictus) e delle trombocitopenie (emorragie) nei soggetti vaccinati non è superiore a quello registrato nei soggetti non vaccinati. In Inghilterra si sono verificati solo 13 casi su undici milioni di vaccinati”.

A. S.

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