18 marzo, un giorno per ricordare le vittime del Covid: bandiere a mezz'asta anche nel comprensorio
L’auspicio è che il ricordo e l’omaggio alle cittadine e ai cittadini che sono morti a causa della pandemia, così come il ricordo e la consapevolezza dei lutti e delle sofferenze servano come ulteriore sprone all’impegno di tutti per portare il nostro Paese fuori dall’emergenza. GUARDA LE FOTO E IL VIDEO
Nel giorno della visita del premier Mario Draghi a Bergamo, una delle province più colpite dalla prima ondata Covid e città nella quale un anno fa venne scattata la fotografia dei camion dell’esercito che portavano le bare dei morti per il virus fuori regione per la cremazione, i sindaci d’Italia hanno deciso di commemorare le vittime del Covid con un minuto di silenzio fuori dai rispettivi municipi, la bandiera italiana a mezz’asta e la compostezza richiesta dal momento.
Il 18 marzo diventa, infatti, Giornata Nazionale per ricordare le Vittime del Covid e così ANCI ha invitato i primi cittadini a commemorare questa data sul calendario esattamente come accade lo scorso anno: così tutti i sindaci del comprensorio (le fotografie si riferiscono a Casalmaggiore, Torre dè Picenardi, Solarolo Rainerio, Gussola, Viadana, Bozzolo e al palazzo della Provincia a Cremona; i video invece a San Giovanni in Croce e Voltido) hanno dedicato, alle 11 in punto, un minuto di silenzio a questo scopo, con l’Italia idealmente unita nel ricordo e nel dolore.
A Bozzolo presso la loggia comunale con un breve cerimonia il Comune ha ricordato la ricorrenza dei caduti Covid alla presenza dei rappresentanti dei Gruppi Consiliari, dell’Arciprete, dell’Arma dei Carabinieri, Polizia Locale, rappresentanza dei Dipendenti e dei Volontari. In mattinata sono stati posizionati nel loggiato due alberi di ulivo, dono del colorificio Defranceschi.
Il sindaco Giuseppe Torchio ha chiesto un minuto di silenzio per tutte le vittime e spezzato una lancia per l’apertura del punto vaccinale presso l’Ospedale, manifestando il rammarico perché, contrariamente a Viadana, dove si è provveduto, a Bozzolo – il comune più colpito dell’intero territorio – ciò non sia ancora avvenuto. E’ seguita la benedizione impartita da don Luigi Pisani a suffragio di quanti, sovente, sono stati sepolti senza la presenza corale della comunità.
Bandiere a mezz’asta anche sul Palazzo della Provincia di Cremona in corso Vittorio Emanuele nella città del Torrazzo. Si è così aderito all’iniziativa promossa, anche da UPI , in tutta Italia per commemorare le vittime della pandemia nell’occasione della Giornata nazionale a memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Covid-19. Per l’occasione il Presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, dopo il minuto di silenzio, ha poi voluto ricordare le sofferenze di tutti quanti hanno subito il dramma della pandemia a livello personale, familiare, nella propria attività lavorativa e professionale; un particolare pensiero e vicinanza li ha poi rivolti ai giovani, agli anziani ed alle fasce più deboli della popolazione, rilevando anche quanto l’isolamento e la mancanza di relazioni incidano pesantemente sulle criticità già esistenti. Un particolare ringraziamento è andato poi a tutto il personale medico, sanitario e dei servizi alla persona ed alla Protezione civile per il fondamentale apporto alle nostre comunità locali. Infine, un invito generale ad un approccio positivo alle vaccinazioni.
Viadana ha invece celebrato questo momento in anticipo, lo scorso 10 marzo in notturna, con la presenza – oltre che del sindaco Nicola Cavatorta – anche del collega Pietro Bortolotti di Dosolo, comune col quale Viadana ha costituito il Centro Operativo Comunale. “Un anno ormai è trascorso dalla apertura del COC insieme al Comune di Dosolo con il quale condividiamo l’Associazione di Protezione Civile Oglio Po – era stato spiegato il 10 marzo -. Un anno molto impegnativo e segnante durante il quale il COC non si mai fermato, non è mai stato chiuso a differenza di altre realtà, un anno di assoluta operatività di tutte le associazione di volontariato del territorio che non smetteremo mai di ringraziare”.
L’auspicio è che il ricordo e l’omaggio alle cittadine e ai cittadini che sono morti a causa della pandemia, così come il ricordo e la consapevolezza dei lutti e delle sofferenze servano come ulteriore sprone all’impegno di tutti per portare il nostro Paese fuori dall’emergenza.
Giovanni Gardani