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Enrico Letta, Ceresini ricorda: "Fu lui a consentire il recupero di Villa Medici"

"Premiò la pazza idea del sottoscritto e della sua amministrazione che avevano appena acquisito al patrimonio comunale un bene colpevolmente lasciato all’incuria del tempo: arrivarono 2 milioni e 960mila euro! La storia non cancellerà mai l’oblio della successiva ingratitudine".

Enrico Letta è dunque il nuovo segretario del Partito Democratico. Un ritorno per lui al ruolo di segretario nazionale, dato che Letta venne prima del “colpo di mano” di Matteo Renzi, che tutti ben ricordano. Un augurio particolare è giunto, con tanto di foto d’epoca dall’allora sindaco di San Giovanni in Croce (oggi primo cittadino di Solarolo Rainerio) Vittorio Ceresini.

“Buon lavoro all’amico Enrico Letta, fu lui a consentire il restauro di Villa Medici del Vascello: allora era sottosegretario alla presidenza del consiglio di Romano Prodi. Premiò la pazza idea del sottoscritto e della sua amministrazione che avevano appena acquisito al patrimonio comunale un bene colpevolmente lasciato all’incuria del tempo: arrivarono 2 milioni e 960mila euro! La storia non cancellerà mai l’oblio della successiva ingratitudine! Grazie Enrico e buon lavoro! E una preghiera per Mario Gualazzi che era con noi e che purtroppo ora non c’è più!”. Ceresini cita infatti i presenti nelle foto d’epoca, risalenti a quella visita del 2007, tra i quali troviamo anche Giuseppe Torchio, all’epoca presidente della Provincia di Cremona e, appunto, Gualazzi, all’epoca sindaco di Casteldidone, scomparso nei mesi scorsi.

Intanto anche Vittore Soldo, segretario provinciale del Pd cremonese, saluta l’elezione. “La candidatura e l’elezione di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico ha rimesso in campo l’azione di un partito che per troppo tempo è rimasto schiacciato su logiche di governo nonostante le condizioni al contorno, il quadro politico e le contingenze fossero completamente cambiati. Le parole usate da Letta rispondono alle domande uscite nella riunione dei segretari di circolo della nostra Provincia, pochi giorni fa. Necessità di riprendere i temi di progressività fiscale, equità, riduzione delle disuguaglianze e accesso diffuso ai servizi di base, facendo in modo che queste tematiche accompagnino l’azione di governo e al tempo stesso riprendere un dibattito interno franco, profondo e che coinvolga la base nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia: riorganizzare un partito per rispondere a mutate e repentinamente mutevoli condizioni di vita, nuove istanze e nuovi bisogni”.

“Nell’intervento del segretario nazionale – spiega Soldo – è stato toccato il tema dei giovani, ancora troppo poco coinvolti nelle scelte di questo Paese, così come i temi della parità di genere o quello dell’integrazione. Oltre a salvarci dobbiamo avere l’ambizione e l’obiettivo di uscire migliori da questa pandemia che ha messo in evidenza tutte le nostre fragilità, non ultima quella di un nuovo rapporto tra sviluppo e ambiente. Il tema della sostenibilità non può più rimanere solo nei programmi e nei volantini elettorali: adesso siamo nella necessità di fare veramente qualcosa che migliori lo stato di salute delle nostre città, del nostro ambiente e delle condizioni di vita”.

“Lo stesso Letta ha aggiunto però qualcosa di molto importante – si legge -: non basta un segretario, bisogna che tutto il partito cambi perché è cambiato il mondo e per favorire un cambio di passo è necessario che tutta la comunità cambi. Non basta cambiare una persona. La bontà del progetto per la rigenerazione ed il rilancio del Partito Democratico di Letta è accompagnato dalla sua storia: non possiamo più chiuderci all’interno delle nostre sedi. Bisogna aprirsi al mondo e coinvolgere tutti quanti vorranno partecipare a costruire un Paese più inclusivo e moderno. Adesso ci aspetta il lavoro sul territorio e credo che ce ne sia grande voglia e aspettativa”.

G.G.

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