Salute

Anche all'Aragona via allo spoke vaccinale: "Pensato per tre comuni, ma arrivano anche da fuori"

I conti non tornano, non del tutto, perché i 6 euro garantiti dalla Regione Lombardia per ogni vaccino non consentono un vero e proprio guadagno, ma in questo momento la mission non può essere economica, bensì sociale. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

SAN GIOVANNI IN CROCE – Anche San Giovanni in Croce, quasi in sordina, ha il suo centro vaccinale. Uno “spoke”, come si chiamano in gergo, ossia un centro con numero di somministrazioni inferiore rispetto agli hub, ma comunque un appoggio importante. Tanto è vero che, inizialmente pensato per i comuni afferenti la Fondazione Aragona, nei cui Poliambulatori le vaccinazioni vengono effettuate, ha ospitato nei primi due giorni anche over 80 giunti da più lontano.

Una scelta di ATS Valpadana, che ha spostato anche residenti di altri comuni casalaschi, cremonesi e persino mantovani all’Aragona. I primi due giorni, come detto, sono stati giovedì e venerdì. E sempre di giovedì e di venerdì a San Giovanni si continuerà a vaccinare: una scelta dettata da ASST di Cremona, dopo che inizialmente la Fondazione si era offerta per il sabato e la domenica.

“Nel complesso – spiega Lucio Attolini, che fa parte del Cda della Rsa e struttura riabilitativa di San Giovanni in Croce – dopo avere vaccinato tutti i nostri ospiti nelle settimane scorse, avremmo dovuto ricevere, all’incirca, 400-500 over 80, provenienti dai comuni di San Giovanni in Croce, Martignana di Po e Casteldidone, convenzionati con Aragona. In realtà giovedì abbiamo somministrato 82 vaccini, ma soltanto un paio di persone provenivano da questi paesi. Ciò significa che vi è un interesse extra-comunale”.

L’Aragona ha messo a disposizione due infermiere, un medico e un dipendente amministrativo, oltre a tutta la cosiddetta materia prima. Ad ASST di Cremona è stato sufficiente fornire il vaccino. I conti non tornano, non del tutto, perché i 6 euro garantiti dalla Regione Lombardia per ogni vaccino non consentono un vero e proprio guadagno, ma in questo momento la mission non può essere economica, bensì sociale. Come conferma, con il suo grazie che raccoglie quello dei colleghi Alessandro Gozzi e Pierromeo Vaccari, il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari.

Giovanni Gardani

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