Viadana, l'amarezza di ARCES "Per questa amministrazione noi non esistiamo..."
Giuseppe Guarino: "Non siamo rappresentati da altre associazioni come le altre associazioni, e giustamente, non si sentirebbero rappresentate da noi. Ognuno fa del suo, porta avanti progetti ed iniziative diverse, ogni associazione rappresenta se stessa"

VIADANA – C’è amarezza, una profonda amarezza nei volontari ARCES rappresentati da Giuseppe Guarino. L’amministrazione ha deciso di commemorare le vittime del Covid e le associazioni che hanno dato una mano in un periodo profondamente lacerante e difficile. E ancora una volta, dopo un appello che chiamava tutte le associazioni all’unità e a dare una mano, che tutte le realtà sono importanti, i gesti concreti sembrano andare in senso contrario. Alla Commemorazione e al ringraziamento alle associazioni che hanno dato il loro contributo durante la pandemia e che ancora continuano a darlo ARCES non ci sarà. Al limite potrà farsi rappresentare da qualcun altro se proprio. Perché si è tutti uguali e tutti importanti, ma poi evidentemente “A Viadana c’è chi è più uguale degli altri”.
ARCES fa parte degli invisibili, nonostante tutto, nonostante 13 anni di profondo impegno su tanti fronti. Nata del 2007, era a l’Aquila a dare una mano alle popolazioni colpite da terremoto, è stata in Emilia e più volte in Centro Italia, ad Amatrice e Campotosto, a fare da supporto agli aiuti. Sempre con la stessa energia, sempre con lo stesso coraggio, sempre in forma assolutamente gratuita. In ogni emergenza, in presenza o in supporto a progetti e presenze di altri. A differenza di altre realtà, senza nessuna sovvenzione o contributo importante.
Tante le iniziative portate avanti anche a Viadana. Tante piccole (grandi) iniziative frutto dell’impegno dei volontari. E tanti, per fortuna, i grazie delle famiglie che vengono aiutate e sono state aiutate in un periodo non certo semplice. Neppure una citazione, neppure un grazie da parte dell’amministrazione in carica. Neppure una considerazione, una parola, un gesto per ribadire l’importanza di ogni realtà associazionistica, per piccola o grande che sia. ARCES – per l’amministrazione – sembra non esistere.
“E’ chiaro che non esistiamo” ci spiega stamattina il presidente Giuseppe Guarino, dopo aver letto dell’appuntamento di mercoledì sera.
ARCES fa parte degli invisibili. Un paio di persone in più non avrebbero pesato in una commemorazione, e soprattutto avrebbero lanciato un segnale distensivo e in linea con il messaggio lanciato dall’assessore Tripodo sull’importanza di tutti, in un periodo in cui di tutti si ha estrema necessità. Ma le parole del vice sindaco Alessandro Cavallari sembrano orientarsi in maniera diversa.
“I morti – prosegue Guarino – sono di tutti, ed anche l’impegno. Ognuno, e non solo le associazioni chiamate in causa, hanno fatto la loro parte con quello che potevano e con le forze che hanno. Ogni associazione rappresenta se stessa perché ognuna ha la propria peculiarità. Non siamo rappresentati da altre associazioni come le altre associazioni, e giustamente, non si sentirebbero rappresentate da noi. Ognuno fa del suo, porta avanti progetti ed iniziative diverse, ogni associazione rappresenta se stessa”.
Ma ARCES fa parte degli invisibili. “Sembra quasi che ci sia un disegno preciso in tutto questo. Prima l’assessore Tripodo chiama tutte le realtà alla collaborazione, poi si decide di commemorare le vittime e ringraziare tre realtà associative meritevoli e le altre, ugualmente meritevoli, per interposta persona. Le emergenze, lo abbiamo imparato sul campo, dovrebbero unire e le amministrazioni dovrebbero fare in modo di considerare importanti tutti coloro che si dedicano con passione al volontariato, perchè tutti i volontari sono importanti, qualunque casacca indossino. Qui a Viadana sembra che quello che facciamo, come quello che fanno altre piccole realtà, non conti nulla”.
ARCES continuerà comunque a lavorare, nonostante tutto, e tutti. “Sarebbe ora di scrivere la parola fine a tutto questo. Siamo una realtà associativa del viadanese che si è fatta apprezzare ed ha sempre portato con orgoglio il nome di Viadana anche a livello nazionale. Abbiamo avuto vari apprezzamenti che testimoniano la bontà del lavoro fatto, compresi quelli Istituzionali, per il lavoro svolto per il bene della comunità. Non abbiamo ucciso nessuno per meritare così tanto indifferenza. Andremo avanti, anche se l’amarezza è grande. E continueremo a fare quello che facciamo da sempre. Ma era giusto che dicessimo le cose come stanno. Servirebbe maggiore considerazione di tutti indistintamente perché ogni realtà associativa è importante. E’ questo che l’amministrazione ha dimenticato, o ha scelto di dimenticare. Lo facciamo per chi già aiutiamo, con quello che abbiamo e con tutte le nostre forze. Ogni associazione ha la sua dignità”.
ARCES fa parte degli invisibili, ma solo per chi non la vuol vedere.
Nazzareno Condina