Viadana, Boni e Zaffanella: "Lavoro? Solo il 22% dei ruoli apicali coperto da donne"
non sono sufficienti le misure legislative o anche economiche a diffondere la cultura della parità di genere, così bistrattata nella realtà; basti pensare che nel nostro paese lavora solo una donna su due ed i ruoli apicali nelle organizzazioni vedono una presenza femminile solo al 22%
VIADANA – Si era capito già in campagna elettorale che la sfera sociale avrebbe tenuto banco per i primi mesi d’insediamento dell’Amministrazione Cavatorta e l’emergenza sanitaria non ha fatto altro che amplificare i temi legati a questo aspetto dell’Amministrazione comunale. Il punto su cui si focalizza il gruppo di “Io Cambio”, con Fabrizia Zaffanella e Benedetta Boni, è la questione di genere con un’interrogazione indirizzata al Consiglio.
“L’8 marzo, in tutto il mondo, ricorre quella che comunemente viene chiamata la Festa della Donna – si legge nella nota stampa -, ma che più propriamente andrebbe celebrata come Giornata internazionale dei diritti della donna. Una data simbolica, spesso contestata nella sua valenza e nella sua effettiva utilità, ma fondamentale nel ricordare le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito nei millenni e che subiscono ancora oggi, in molte parti del mondo. Questo giorno così importante serve anche a valorizzare le numerose conquiste sociali, economiche e politiche che le donne hanno raggiunto nel corso della storia, intorno alle quali è peraltro necessario mantenere alto il livello di attenzione, per evitare pericolosi arretramenti, di cui oggi è espressione il crescere della violenza nei confronti delle donne.
Certo sappiamo che di recente sono stati introdotti nel nostro paese numerose e importanti misure, tese ad alleviare e a valorizzare il ruolo delle donne: gli incentivi per i figli fino all’età di 18 anni e per il lavoro femminile, agevolazioni per l’istruzione dei figli, l’allungamento del periodo di paternità obbligatorio, il sostegno all’ingresso o al rientro delle donne nel mondo del lavoro, l’incremento dei servizi di cura ai bambini sin dall’infanzia a costi accessibili, tali da favorire la conciliazione lavoro-famiglia.
Siamo tutti consapevoli, però, che non sono sufficienti le misure legislative o anche economiche a diffondere la cultura della parità di genere, così bistrattata nella realtà; basti pensare che nel nostro paese lavora solo una donna su due ed i ruoli apicali nelle organizzazioni vedono una presenza femminile solo al 22%
Va, altresì, chiarito che non si tratta solo di riconoscere pari diritti alle persone, senza distinzione di sesso, oltre che delle altre condizioni indicate nell’articolo 3 della nostra Costituzione, ma di puntare sulle abilità multitasking delle donne per affrontare gli enormi problemi che gravano sulla collettività, anche per la pandemia: c’è qualcuno che crede davvero di poter fare a meno della flessibilità, della concretezza, della competenza, della creatività di cui le donne danno costantemente prova nel lavoro, nelle famiglie, nei servizi alla persona, nella cura delle fragilità?”
Ci si stupisce che nel 2021 si debba ancora sensibilizzare le presenti e future generazioni su su argomenti che sembrano alla base del buon senso, eppure continui episodi che rimbalzano tra i titoli di cronaca portano ad esacerbare chiunque abbia una coscienza civica:
“Non c’è dubbio che le istituzioni debbano essere al centro di questo movimento con iniziative nei più diversi campi del vivere civile. E dunque anche il Comune di Viadana è chiamato a dare il proprio contributo. E il primo atto dovrà essere la ricostituzione della Commissione Pari opportunità, non più convocata dal 2017; la Commissione potrà svolgere un ruolo importante, infatti, nel promuovere e diffondere la Cultura delle Pari Opportunità ed uguaglianza fra uomo e-donna in tutti i campi e su tutto il territorio Comunale.
Bisogna tener conto, infine, che la Provincia di Mantova e la Consigliera di Parità in occasione della prossima “Giornata Internazionale della donna” promuovono un programma integrato di eventi per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e invita, pertanto, le Amministrazioni che intendessero aderire a comunicare le iniziative promosse sul tema nei rispettivi territori.
Per tutti questi motivi si chiede al Sig Sindaco e all’Assessore competente
Quali iniziative intende assumere per celebrare la “ Giornata Internazionale della donna”?
Che cosa è stato fatto nel nostro comune e che cosa intende realizzare in merito a: interventi e politiche atte a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale, , che costituiscono discriminazione negli ambiti delle politiche di parità tra uomo e donna, politiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, politiche integrate per i generi, orientamento sessuale, origine etnica, lingua, religione, condizione psico-fisica, di prevenzione e contrasto a ogni forma e causa di discriminazione nei confronti delle persone”?
Che cosa intende fare per promuovere progetti ed interventi nel mondo della scuola per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione della differenza di genere?
Che cosa intende fare per adottare e promuovere il linguaggio rispettoso del genere per il conseguimento delle sue finalità e in relazione all’attività dell’Amministrazione comunale?
Quando intenda istituire nuovamente la Commissione Pari Opportunità quale organismo democratico e ben rappresentativo delle varie componenti sociali e politiche, sia di maggioranza che di minoranza?”
A. S.