Ancora SMS errati su vaccinazioni Dall'8 marzo a Casalmaggiore saranno somministrati solo in sala Avis
Un disservizio che si aggiunge ai tanti già avvenuti in merito alla campagna vaccinale, fin da quelli relativi all’antinfluenzale dell’autunno scorso: prima si sono illusi gli anziani e le categorie fragili che vi fosse una corsia preferenziale per loro, per poi lasciarli a bocca asciutta.
Come se non ci fossero già troppe incertezze sulla campagna vaccinale, a cominciare dal numero di dosi in arrivo, per finire con le incomprensioni su chi debba essere vaccinato e chi no, questa mattina molti cremonesi ultra80enni stanno ricevendo sms in cui li si invita a recarsi in ospedale la prossima settimana per la vaccinazione. Informazione completamente errata, eppure proveniente dalle stesse fonti ufficiali che fino a ieri avevano ricevuto i cittadini che sono stati vaccinati nelle ultime due settimane.
L’Asst di Cremona, a cui compete l’organizzazione della campagna vaccinale per Cremona e Oglio Po è dovuta correre ai ripari, comunicando sui canali social che “da lunedì 8 marzo, le sedi vaccinali Ospedaliere di Cremona e Casalmaggiore si trasferiscono rispettivamente presso il Padiglione 1 della Fiera di Cremona e presso la sede AVIS di Casalmaggiore.
Insomma, una grande confusione che si aggiunge ai tanti disguidi già avvenuti in merito alla campagna vaccinale, fin da quelli relativi all’antinfluenzale dell’autunno scorso: prima si sono illusi gli anziani e le categorie fragili che vi fosse una corsia preferenziale per loro, per poi lasciarli a bocca asciutta.
Più di recente, per le vaccinazioni antiCovid agli over80, sono arrivati SMS errati circa il luogo della somministrazione, oppure con l’indicazione di sedi vaccinali lontane dalla residenza. E adesso, dopo una settimana di lavoro no stop di tecnici e sanitari dell’ospedale di Cremona per trasferire le attrezzature dal sesto piano alla Fiera, il messaggio errato che invita da lunedì a recarsi ancora in ospedale in largo Priori.
Insomma, un disastro a cui si aggiunge un ulteriore disservizio segnalato questa mattina da Gregorio Mammì, M5S Lombardia: “Niente sms per gli appuntamenti degli insegnanti, dopo aver prenotato tramite il sito della regione, a differenza di quanto comunicato, gli insegnanti si ritrovano sul Fascicolo Sanitario Elettronico la prenotazione con sede e data.
La scoperta è avvenuta per caso da parte di alcuni insegnanti che allarmati hanno avvisato i dirigenti scolastici. Si scopre così, dopo un tam tam di notizie, che ad alcuni insegnanti è stato fissato l’appuntamento per lunedì, ma non ne sapevano nulla. Il problema è che per accedere al Fascicolo Sanitario ci vuole lo Spid (identità digitale), o la Carta d’identità elettronica, che molti insegnanti non hanno.
Il risultato di tutto ciò: appuntamenti saltati, personale nel panico e disagio collettivo. Linee guida uniche e chiare, questo serve per aiutare i cittadini e i lavoratori. La polemica sicuramente non aiuta ma non è possibile ricevere ogni giorno segnalazioni di cattiva gestione ed organizzazione dell’unico strumento che abbiamo per salvare l’intero stato sociale ed economico”, conclude Mammì.
Giuliana Biagi