Addio a Maria Tartari: Solarolo e il Casalasco piangono il sorriso di chi ha sempre lottato
Tre giorni prima di spegnersi Maria aveva lasciato un ultimo messaggio di amore sui social, ringraziando tutti coloro che la stavano aiutando: “Ormai non conto più le mie famiglie (biologiche e non) che stanno portando me mano nella mano al meglio possibile e al più presto fuori dai pasticci. A Voi, di cuore e di pancia, il mio più gigantissimo grazie".
SOLAROLO RAINERIO – Si è spenta dopo una vita in battaglia e in trincea: se n’è andata nei giorni scorsi Maria Tartari, ad appena 40 anni, molto conosciuta a Solarolo Rainerio, suo paese di residenza ma anche nei comuni limitrofi, oltre che sui social, dove aggiornava costantemente sulle sue condizioni, sulla sua battaglia contro la malattia e sulla sua vita, sempre e comunque col sorriso. Maria, salutata con i funerali lunedì alle ore 10 a Solarolo Rainerio, ha ricevuto un pensiero affettuoso anche dal parroco don Diego Pallavicini.
“Tutta l’Unità Pastorale – ha scritto don Diego poche ore dopo la morte di Maria – si stringe in un forte abbraccio ai genitori della nostra Maria, papà Lidio e mamma Francesca, e al fratello Andrea, in questo momento di forte dolore. Ha lottato fino alla fine, sempre con il sorriso sulle labbra; ha cercato in tutti i modi di superare le tantissime difficoltà che ha dovuto affrontare lungo tutta la sua vita. La malattia purtroppo ha fatto il suo corso e l’ha portata alla morte. Ma la sua vita continua, finalmente libera e non più segnata dal male e dalla sofferenza. Maria vive ora con Cristo e in Cristo e dal cielo prega con noi e per noi, in quella comunione dei santi che tutti ci unisce in un’unica grande famiglia, la famiglia dei figli di Dio. Riposa in pace, Maria e sostienici con la tua intercessione!”.
Maria era affetta dalla nascita da spina bifida e per questo era su una carrozzina: aveva comunque sempre voluto lavorare per mantenere al massimo la propria indipendenza. Da qui gli anni passati al Centro per l’impiego di Casalmaggiore e pure la volontà di aiutare le popolazioni terremotate del Centro Italia, quando nel 1997 era partita alla volta della provincia di Perugia. Tre giorni prima di spegnersi Maria aveva lasciato un ultimo messaggio di amore sui social, ringraziando tutti coloro che la stavano aiutando: “Ormai non conto più le mie famiglie (biologiche e non) che stanno portando me mano nella mano al meglio possibile e al più presto fuori dai pasticci. A Voi, di cuore e di pancia, il mio più gigantissimo grazie perché siamo una squadra fortissimi”.
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