Viadana, RSA Grassi, Nicola Federici propone un contributo pubblico di 100mila euro
Una cifra importante alla quale dovrà corrispondere un pari impegno del CdA a non aumentare le rette più di 2 euro al giorno e di prestare ascolto alle proposte delle famiglie
VIADANA – Un contributo straordinario di 100 mila euro. Questa la cifra proposta dall’opposizione a sostegno dell’impegno preso dall’amministrazione di sostenere l’RSA Grassi ed evitare il sostanzioso aumento delle rette.
La proposta è contenuta all’interno di una mozione, presentata dal consigliere Nicola Federici, che verrà discussa e votata nel prossimo Consiglio Comunale.
Una cifra importante alla quale dovrà corrispondere un pari impegno del CdA a non aumentare le rette più di 2 euro al giorno e di prestare ascolto alle proposte delle famiglie. Questo il testo integrale del documento.
“A seguito dell’ultimo consiglio comunale dove abbiamo potuto sentire l’amministrazione e la presidente della RSA, pensiamo sia importante che il consiglio comunale dia una linea d’indirizzo alla giunta su cosa fare nel futuro pertanto entro sera presenteremo la seguente mozione con le seguenti linee d’indirizzo:
- Recepire nel prossimo bilancio preventivo, in apposito capitolo di bilancio, un contributo economico che ad esempio potrebbe essere pari a 100.000 euro a favore di un progetto con la RSA, la quale si deve impegnare a: non aumentare le rette del 2021 a non più di 2,00 €/GG; a presentare un progetto che indichi i miglioramenti che intende realizzare e che sono richiesti dal comitato delle famiglie, a relazionare a fine giugno ed a novembre al consiglio comunale sulla situazione economica e finanziaria della RSA e sui servizi attivati.
- Verificare se ci sono altre fondazioni locali che svolgono servizi essenziali per la comunità locale difficoltà economiche e verificare con loro l’eventualità di altri contributi a sostegno di progetti per la comunità.
- Individuare nel tessuto economico e sociale del territorio viadanese l’eventuale presenza di soggetti disponibili a sostenere l’impegno delle istituzioni (banche, imprese).
- Ad attivare un tavolo anche con la presenza delle parti sociali e di categoria, per richiamare Regione Lombardia a rivedere il sistema di rimborso per quanto riguarda la quota sanitaria di sua competenza così da concorrere per il 50% alle spese sul costo giornaliero della retta, così come recita la Legge, e a farsi carico degli aumenti che interverranno a partire dal prossimo anno, per cercare di riequilibrare le percentuali delle due quote“
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