Gussola, stretta su fiori e oggetti al cimitero, Identità Gussolese non ci sta
Il ricordo dei defunti fa parte di una sfera personale ed intima che dovrebbe essere intoccabile ed insindacabile. Per molti visitare il cimitero è un modo non solo di ricordare chi non c’è più, ma di non tagliare quel cordone che è rimasto e che ci lega a chi non è più fisicamente con noi
GUSSOLA – Il 27 gennaio scorso l’amministrazione Gussolese, a firma del sindaco Stefano Belli Franzini, aveva segnalato, con pubblico avviso affisso anche all’albo comunale, che “… ai sensi delle disposizioni in materia di polizia dei cimiteri contenute… nel vigente regolamento di polizia mortuaria, è fatto divieto a chiunque di portare o depositare, all’interno del cimitero, arredi, ovvero oggetti (quali ad esempio fiori, piantine, ornamentazioni, vasi, portafiori, ceri) che invadano i passaggi comuni o arrechino danno alle strutture cimiteriali o pregiudizio al decoro e all’estetica del cimitero…“.
L’avviso, appeso agli ingressi del cimitero, invitava “… chiunque acceda al cimitero a rispettare i predetti divieti e a conformarsi entro il termine di giorni 30 dalla data dell’avviso. Si avverte che la presente vale quale diffida e che, in caso di inadempienza, gli incaricati dal comune provvederanno a rimuovere, senza ulteriore preavviso,qualunque oggetto che, a norma del richiamato regolamento, arrechi danno alle strutture cimiteriali o pregiudichi il decoro e l’estetica del cimitero, nonché ad assumere ogni altra iniziativa atta a ripristinare le condizioni di buona manutenzione e decoro del cimitero…“.
Una posizione che non è piaciuta alla minoranza di Identità Gussolese che ha redatto un comunicato in cui viene espresso tutto il disappunto per la decisione dell’amministrazione. “I consiglieri di minoranza e tutto il gruppo di lista Identità Gussolese si dissociano da quanto affermato dal Sindaco nei giorni scorsi relativamente al cimitero.
Affermare che i troppi fiori siano indecorosi e pericolosi per la sicurezza della struttura, non solo suona assurdo, ma sembra un ossimoro. I fiori abbelliscono ogni contesto, quindi è difficile, pur sforzandosi, capire in che modo possano oltraggiare il decoro di un luogo sacrale come il cimitero, tantomeno si riesce a capire come possano diventare un pericolo per chi lo frequenta o addirittura per la struttura in sé e per sé.
Indecorosa è una tomba trascurata, non una abbellita da fiori o da piccoli oggetti, quali peluches o alberi di Natale stilizzati durante le feste, per ricordare il ragazzo o la ragazza stroncati nel fiore degli anni.
Il culto dei morti ha radici ataviche e lontanissime. Ogni popolazione sin dalla notte dei tempi ha celebrato i propri defunti, sviluppando tradizioni proprie che ancora si tramandano e che sono diventate parte della storia di ogni civiltà.
Basti pensare agli antichi Egizi ed alle piramidi, erette come tombe per onorare i defunti.
Il ricordo dei defunti fa parte di una sfera personale ed intima che dovrebbe essere intoccabile ed insindacabile. Per molti visitare il cimitero è un modo non solo di ricordare chi non c’è più, ma di non tagliare quel cordone che è rimasto e che ci lega a chi non è più fisicamente con noi.
Inoltre, riteniamo che sindacare sulla modalità con cui si ricordano e celebrano i defunti e decorano le loro tombe, in un periodo come questo, con una pandemia ancora dilagante, con tante persone, anche nostre concittadine, morte da sole, senza il conforto dei propri familiari e senza poter essere celebrate e salutate in maniera consona, sia fuori luogo ed anche di cattivo gusto.
Una civiltà che non onora i propri morti esprime ai massimi livelli il proprio declino“.
N.C.