Ardola, gufo in difficoltà trova amici speciali che non gli voltano le spalle
Il gufo è ora monitorato e curato a Parma. Sarà liberato nel posto dove è stato preso appena le condizioni lo consentiranno. "Piccole, grandi storie, specie di questi tempi, fanno bene e sono necessarie"
ARDOLA – Era fermo su una ringhiera, e si è fatto prendere. Segno di qualcosa che comunque non andava, che aveva bisogno di aiuto. E quell’aiuto, il gufo in foto, lo ha trovato in persone sensibili che hanno deciso di prendersene cura.
Queste le parole di ieri di Paolo Panni: “In queste terre – spiega l’eremita del Po – sferzate dal gelo invernale e dall’afa estiva ci sono piccole grandi storie, fatte di bontà, generosità e altruismo. Una di queste è stata scritta ad Ardola dove un gufo si è trovato in difficoltà.
Sul suo cammino ha però trovato persone dal cuore grande, come Michela Migliorati e Sabina Tenca che si sono subito prodigate per lui. Poi l’arrivo di Gianluca Copelli che, oltre ad essersi precipitato sul posto, lo ha trasportato a Parma per affidarlo a mani specializzate. Senza dimenticare la consulenza e la disponibilità di Michele Mendi e della Lipu che, a loro volta, ci hanno messo il cuore”.
Il gufo è ora monitorato e curato al Rifugio Matildico di San Polo d’Enza. Sarà liberato nel posto dove è stato preso appena le condizioni lo consentiranno.
“Piccole, grandi storie, specie di questi tempi, fanno bene e sono necessarie”.
N.C.