Ambiente

Si è spento Gianfranco Aldrovandi, pacifista e ambientalista: con Chiarini contro le centrali nucleari

Chi vuole fare un gesto in sua memoria, può fare un'offerta a Medicina Democratica IBAN (Banco BPM) : IT31D0503401708000000018273. Sicuramente Gianfranco lo avrebbe apprezzato perché ha ottenuto spesso la sua preziosa e competente collaborazione

GUASTALLA/VIADANA – Si è spenta un’altra di quelle voci critiche, pacifiste e ambientaliste che hanno dato lustro al territorio. Gianfranco Aldrovandi non c’è più. Ed è una perdita grave per tutti i movimenti e per il territorio. Si era battuto da sempre per la sua terra e per le sue genti, consapevole che le battaglie a favore dell’ambiente sono battaglie a favore di tutti.

A fianco di un’altra voce indimenticabile del territorio, Umberto Chiarini, aveva detto no, chiaro e forte, all’energia nucleare, mettendosi in proma linea ogni volta che una qualche manifestazione, o un qualche incontro pubblico poteva dare il là ad un ragionamento complessivo sulla conservazione del pianeta.

Era un uomo di ragionamento, e di pace Gianfranco. E’ stato fermato, a 78 anni, da un malore che lo aveva colpito la settimana scorsa e dal quale non si era più ripreso. Imprenditore, ambientalista, cattolico, è stato protagonista di tante battaglie civili. Fondò il collettivo nonviolento Uomo e Ambiente. Fu anche consigliere comunale Verde a Guastalla nella prima metà degli anni Novanta.

In lutto tantissimi ‘compagni di strada e di vita’. Così lo ricordano gli amici ambientalisti di Cremona, Mantova, Reggio Emilia.

E’ morto Gianfranco Aldrovandi. Tutti quelli che hanno lottato contro la realizzazione di una centrale nucleare nei pressi di Viadana lo conoscono bene e ricordano il ruolo che ha avuto accanto a Umberto Chiarini.

Un bella persona, di carattere gioviale, a volte un po’ impulsivo, questo era il Guastallese Gianfranco, da sempre impegnato soprattutto sul piano ambientale, ma anche in favore della pace, della nonviolenza e della solidarietà con le vittime delle guerre e delle ingiustizie.

Numerose le lotte che l’hanno visto protagonista: contro l’inquinamento a Viadana, contro le centrali a biomasse, contro gli inceneritori, contro i gasdotti e le trivellazioni petrolifere, e ultimamente in particolare contro il 5G; era orgoglioso di essere riuscito a far cablare le scuole di Guastalla, tutelando così maggiormente i giovani scolari.

Soprattutto su questa questione a Sabbioneta ultimamente si era distinto per la sua passione e temerarietà. Il suo campo d’azione spaziava da Reggio, a Mantova, a Cremona.

Lo ricordiamo per la sua costante, inconfondibile e significativa presenza alle marce per la pace Perugia Assisi, per la tenacia nell’intrattenere rapporti di collaborazione con l’Istituo Ramazzini e Medicina Democratica da diversi anni.

Fino all’ultimo giorno, quando lo ha colpito un ictus, si stava sicuramente preparando ad uno dei suoi appassionati interventi, in occasione di una delle tante iniziative organizzate dai comitati e dalle associazioni ambientaliste del piadenese-casalasco-viadanese.

Ricordiamo Gianfranco nella primavera del 2011 quando, insieme ad Umberto e ad altri amici, ci si trovava in Comune a Viadana per organizzare le iniziative della campagna referendaria sul nucleare e sull’acqua pubblica.

Memorabile la manifestazione di fine maggio conclusasi sul ponte di Viadana e a cui aveva fatto seguito, la settimana successiva, quella altrettanto importante di Casalmaggiore.

Gianfranco non ha mai fatto mancare la sua presenza e il suo sostegno alle nostre lotte in difesa dell’ambiente, dei diritti e della pace. A volte anche esponendosi e rischiando in prima persona.

Perché Gianfranco, credeva profondamente negli ideali per cui si batteva, e ad essi ha dedicato, senza risparmiarsi, gran parte della sua vita. E’ stato anche tra i fondatori dell’associazione “Un bambino per amico” attiva nei progetti a sostegno dei bambini vittime delle guerre della Ex Jugoslavia, come innumerose altre iniziative volte ad attuare gli ideali evangelici alla sequela di don Primo Mazzolari e di don Milani (conosciuti personalmente e da lui sempre ricordati), spendendosi sempre senza risparmio di energie.

Per questo tutti coloro (ambientalisti e non solo) tra Lombardia ed Emilia chel’hanno visto al loro fianco in tanti momenti e che hanno potuto contare sul suo combattivo spirito indomito, soprattutto quelli della Bassa, come lui ci definiva, vogliono esprimere ai figli la loro vicinanza in questa dolorosa circostanza.

La sua coerenza ed il costante impegno nel contribuire alla costruzione di un mondo migliore, insieme all’amicizia che ci ha legato, costituiscono una parte importante del patrimonio che Gianfranco ci lascia in eredità e di questo lo ringraziamo infinitamente. Ciao Gianfranco!“.

Gianfranco lascia la moglie Fabrizia, i figli Alberto, Lorenzo e Giulia, i fratelli Angiolino, Luca e Arianna.

Chi vuole fare un gesto in sua memoria, può fare un’offerta a Medicina Democratica IBAN (Banco BPM) : IT31D0503401708000000018273. Sicuramente Gianfranco lo avrebbe apprezzato perché ha ottenuto spesso la sua preziosa e competente collaborazione.

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