Cronaca

Scacco al clan Arena, perquisizioni a Viadana: indagato l'ex assessore Carmine Tipaldi

Si tratta di operazioni che rientrano tra le attività che la Dda di Brescia sta portando avanti per disarticolare strutture ‘ndranghetiste periferiche nel Nord Italia, cercando di far luce sull’infiltrazione e sul radicamento della criminalità organizzata nel tessuto economico del territorio.

Guardia di Finanza impegnata nelle prime ore della mattina di mercoledì in una serie di perquisizioni – personali, domiciliari e societarie -, in territorio Cremonese, nell’ambito un’inchiesta che riguarda la già nota famiglia calabrese dei Grande Aracri, che da anni milita nel nostro territorio. E a Viadana spunto un nome importante, di un ex assessore comunale (e prima ancora ex consigliere), ossia Carmine Tipaldi, indagato perché considerato il potenziale collegamento “politico” tra l’amministrazione di Viadana e il mondo malavitoso. Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, con il coinvolgimento della Guardia di Finanza di Cremona e di Brescia, riguardano presunte frodi fiscali messe in atto dal sodalizio mediante fatturazioni false, considerate il core business della cosca, effettuate da società del settore edile.

L’operazione si sta svolgendo parallelamente a un’altra analoga, denominata ‘Gemelli’, che ha portato stamattina ad altre 15 perquisizioni che riguardano la ‘ndrangheta che agisce sul territorio di Viadana, affiliata alla famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto, tra cui importanti società di autotrasporti e società immobiliari ed edili, per un valore totale di circa 1.500.000 euro. Tale valore rappresenta parte dei reinvestimenti della locale di ‘ndrangheta operante a Viadana, tra cui le quote sociali nonchè patrimoni aziendali di 4 rilevanti società di autotrasporti, aventi sede nelle province di Mantova, Reggio Emilia e Crotone e riconducibili al sodalizio, 7 fabbricati, 3 terreni e 14 automezzi. A metà degli anni Novanta diverse persone si erano trasferite a Viadana da Isola Capo Rizzuto e alcuni lo avevano fatto con la volontà chiara, secondo gli inquirenti, di riciclare denaro in attività edili o di autotrasporti, appunto.

Nell’operazione risulta indagato come detto anche l’ex assessore comunale di Viadana Carmine Tipaldi. Un riferimento che fa tornare alla mente il maggio 2006, quando due giovani malavitosi di Isola Capo Rizzuto si vantavano al telefono con i “superiori”, suggerendo che “Viadana è in mano nostra”. In quel periodo a Viadana si tenevano le elezioni e Tipaldi, con la lista Portanuova che sosteneva il sindaco (poi riconfermato) Giovanni Pavesi, fu eletto in consiglio comunale. Divenne assessore alle Nuove Povertà nel mandato successivo (2011) con il sindaco Giorgio Penazzi. In quest’ultima elezione l’accordo venne fatto mediante apparentamento al secondo turno, dopo che Tipaldi era risultato il candidato consigliere più votato al primo turno. Si tratta di operazioni che rientrano tra le attività che la Dda di Brescia sta portando avanti per disarticolare strutture ‘ndranghetiste periferiche nel Nord Italia, cercando di far luce sull’infiltrazione e sul radicamento della criminalità organizzata nel tessuto economico del territorio.

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