Cronaca

"Ladri gentiluomini? Non proprio: la refurtiva restituta in parte e dai Carabinieri"

"Spero che possiate capire lo sfogo, perché dopo aver subìto una tale violazione della privacy, aver trovato una casa devastata, gioielli e contanti spariti, danni alle finestre e ritrovarsi a dover tranquillizzare una bimba di 5 anni, è umiliante sentire parlare di ladri gentiluomini”.

GUSSOLA – Arrivano repliche da parte di alcuni cittadini vittime di furto in merito all’articolo che riporta la sentenza del processo ai due ladri – uno dei quali residente a Gussola – che hanno deciso di restituire il maltolto degli oltre 50 colpi messi a segno tra il comprensorio e la Bassa reggiana. “Sono una dei 55 malcapitati derubati da coloro che la stampa ha ribattezzato ladri gentiluomini – scrive una donna -. Io però in verità sono stata risarcita solo per poco più di un 10% del danno subito. Purtroppo l’unico contatto che avevo era l’avvocato degli imputati, che ha chiesto un rinvio dell’udienza fissata per il 3 dicembre e non mi ha avvisato della nuova data nonostante le richieste. Quanto accaduto è estremamente irritante per noi parti lese che, oltre al danno, subiamo anche la beffa”.

Un altro lettore precisa. “Non è stato restituito tutto il maltolto, ma soltanto una parte del denaro sottratto alle vittime, oltre alla refurtiva sequestrata. Questa restituzione, tuttavia, è stata perfezionata dai carabinieri e non certo dai due malviventi. Spero che possiate capire lo sfogo, perché dopo aver subìto una tale violazione della privacy, aver trovato una casa devastata, gioielli e contanti spariti, danni alle finestre e ritrovarsi a dover tranquillizzare una bimba di 5 anni, è umiliante sentire parlare di ladri gentiluomini”.

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