Torre Civica, ancora degrado e inciviltà nelle retrovie: il primo intervento del comune non basta

CASALMAGGIORE – Ancora problemi, e ancora degrado, nello spazio retrostante la Torre Civica, o Torre dell’Acquedotto, di Casalmaggiore. Negli anni scorsi oggetto di attrazione, quando venne aperta dalle Guardie Ecologiche Volontarie per dare la possibilità ai cittadini di Casalmaggiore e ai visitatori di osservare la cittadina dall’alto, in particolare durante la Fiera di San Carlo, oggi uno dei simboli storici è diventata una sorta di calamita per malintenzionati.

Come sempre vale la teoria delle finestre rotte: dove un luogo è degradato, sarà più facile trovare ancora più degrado e così, come alcuni cittadini hanno segnalato, ecco lo stazionamento di ragazzi più o meno giovani, italiani e stranieri, che quotidianamente fanno chiasso, lasciano per terra mozziconi di sigarette o di spinelli, mascherine chirurgiche anti Covid, bicchieri di plastica, scarti della pizzeria al taglio e del fast food del vicino kebab e non solo.

Dopo alcune segnalazioni il vicesindaco Vanni Leoni si era subito dimostrato attento alla richiesta di alcuni residenti e aveva ripristinato la luce preesistente nel retro della torre. Questo però pare non sia bastato perché non ha scoraggiato l’incuria e il degrado. A tutto questo si aggiungono ignoti che orinano contro la porta in ferro dell’ufficio di collocamento poco distante da lì. E’ accaduto anche nei giorni scorsi e, quando l’uomo è stato redarguito e rimproverato, minacciando di chiamare le forze dell’ordine, a quel punto il soggetto ha replicato con insulti e offese di cattivo gusto. Insomma una situazione, non dissimile da quella di via Centauro, già segnalata nei mesi scorsi, alla quale porre rimedio.

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