Salute

Guido Bertolaso: "Se ci danno le dosi tutti i lombardi vaccinati entro fine giugno"

Bertolaso, che opererà a titolo gratuito, ha spiegato: “Dobbiamo affrontare la più grande e importante operazione di Protezione Civile che si sia mai vista in Italia, perché questa è una vera e pura operazione di emergenza di Protezione Civile e come tale la affronteremo”

“Se ci danno le dosi, tutti i lombardi saranno vaccinati entro fine giugno”. A dirlo il nuovo consulente del presidente regionale Attilio Fontana Guido Bertolaso cui sarà affidato il coordinamento della fase 2 della campagna vaccinale in Lombardia, in sinergia con Giacomo Lucchini, attualmente responsabile regionale della campagna vaccinale nella Fase 1.

Bertolaso, che opererà a titolo gratuito, ha spiegato: “Dobbiamo affrontare la più grande e importante operazione di Protezione Civile che si sia mai vista in Italia, perché questa è una vera e pura operazione di emergenza di Protezione Civile e come tale la affronteremo”.

“Nel corso dei prossimi giorni – ha aggiunto il coordinatore – verrà coinvolto tutto il sistema e tutti saranno chiamati a dare il proprio contributo. Inoltre sistemeremo il piano già predisposto, con il contributo delle strutture sanitarie e sociosanitarie che saranno integrate con il servizio di Protezione Civile e le organizzazioni di volontariato”.

Per quanto riguarda l’avvio della fase 2, Bertolaso ha sottolineato che spera “inizierà a fine marzo” e ha chiarito: “Lavorermo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7”. Il problema principale per il coordinatore è “avere una fornitura di vaccini certa”, perché “se siamo soggetti alla schizofrenia di queste imprese farmaceutiche, anche la pianificazione più efficace trova difficoltà grossissime”.

Sulle strutture in cui svolgere concretamente le vaccinazioni, il consulente lombardo ha detto: “Ci saranno strutture molto grandi e una serie di strutture modulari di media grandezza, di cui, molte già identificate. Inoltre abbiamo chiesto a tutti i sindaci di darci proposte in base alle disponibilità che hanno: l’esigenza di avere la Protezione Civile nasce dal fatto che serve flessibilità”.

Fontana ha presentato così il nuovo consulente: “Sono orgoglioso di dire che ha dato la sua disponibilità a collaborare con Regione Lombardia in questo momento complicato e di questo lo ringrazio. Ci diede una mano fondamentale per la realizzazione dell’ospedale in Fiera: ha messo di nuovo a disposizione la sua grande efficienza e la sua grande capacità”.

La vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti ha quindi aggiunto: “Ho sempre visto la sua determinazione e concretezza, ma anche la passione e l’entusiasmo nonostante gestisse situazioni di emergenza”.

“Il piano vaccinale – ha spiegato Moratti – continua ad avere modifiche: noi rispettiamo che ci viene detto, il nostro obiettivo è adeguarci alle disposizioni e fornire il piano vaccinale più efficace ed efficiente possibile”.

Grazie al via libera dell’AIFA alla somministrazione del vaccino AstraZeneca anche agli over 55 in buona salute, “potremo andare in parallelo con diversi vaccini e non in sequenza”, ha precisato la vicepresidente.

Sullo ‘Sputnik’ russo, invece, Bertolaso ha spiegato che saranno gli enti preposti a doverne autorizzare l’eventuale utilizzo, ma ha sottolineato: “Più vaccini ci saranno meglio è, ma il problema è che ogni vaccino dovrà essere trattato in maniera diversa”.

Il neo coordinatore, sulla chiamata della Lombardia, non ha risparmiato qualche frecciatina: “Quando ho accettato la proposta ho chiesto alcuni miei vecchi collaboratori che mi sono stati negati perché sono ritenuto in contrapposizione con il Governo. Non c’è nessuna contrapposizione, siamo tutti responsabili: oggi ci sono gli strumenti per giocare d’anticipo con tutta una serie di vaccini che ci permettono di combattere il virus ed è un aspetto incredibile che ci si divida su queste cose”.

“Io – ha aggiunto – sono un uomo delle istituzioni e dello Stato, anche se in pensione: finché sarò in vita darò il mio contributo per risolvere i problemi di questo Paese. Vado dare una mano alle strutture competenti della Lombardia per vaccinare 10 milioni di italiani residenti in questa regione”.

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