Fiasconaro, tirata d'orecchi a Rolfi: "OGM e NBT, l'assessore sia più cauto"
"Fossi in Rolfi ci andrei con i piedi di piombo, il principio di precauzione a mio parere dovrebbe essere la pietra d’angolo per far partire ricerche nel settore"
Sembra che gli OGM, questa volta abbiano cambiato nome e infatti si parla di organismi NBT (New Breeding Techniques). La confusione che si è scatenata attorno a questi prodotti è tale da far sorgere una domanda: gli NBT sono OGM oppure no?
“Secondo la Corte Europea di Giustizia, con una sentenza esecutiva del 2018, “Gli organismi ottenuti mediante tecniche o metodi di mutagenesi devono essere considerati come OGM ai sensi dell’articolo 2, punto 2, della direttiva 2001/18”. – dichiara il consigliere regionale M5S, Andrea Fiasconaro.
“Effettivamente con le NBT si procede a modificare parti del dna di frutta, verdura, cereali, per renderli più resistenti ai cambiamenti climatici o all’attacco dei parassiti. Forse consentono di incrementare la produttività; qualcuno sostiene che garantirebbero anche una maggiore sostenibilità ambientale. Insomma, tutti i vantaggi degli OGM. Rimane valido che la legislazione italiana esclude la coltivazione di OGM.
“L’Assessore all’alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, di recente ha affermato che la sostenibilità in agricoltura non si ottiene con l’ideologia, ma con il pragmatismo e l’innovazione, ha poi continuato spiegando che la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante in ambito genetico e che confondere le “New Breeding Techniques” con gli Ogm, come fanno alcune sigle ambientaliste, significa voler generare confusione attraverso scorciatoie ideologiche. Le Nbt, ha osservato l’assessore regionale, sono tecniche che velocizzano processi naturali di evoluzione genetica e quindi nulla a che vedere con gli Ogm, che rappresentano ormai un tema vecchio e sepolto. Fossi in Rolfi ci andrei con i piedi di piombo, il principio di precauzione a mio parere dovrebbe essere la pietra d’angolo per far partire ricerche nel settore e non buttarsi a capofitto, solo dopo certificati studi si potrebbero utilizzare le NBT.”, conclude Fiasconaro.
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