Annamaria Piccinelli (VeS): "Non esistono ragioni per costruire il palazzetto"

CASALMAGGIORE – Non esiste nessuna buona ragione per costruire un palazzetto. A spiegare le proprie ragioni la consigliera comunale Annamaria Piccinelli (Vivace e Sostenibile), in un comunicato stampa.

“Giovedì ho avuto la possibilità di assistere alla presentazione di progettualità del Politecnico di Milano, riguardanti la sponda Po di Cremona: un’interpretazione della riviera fluviale agli antipodi rispetto a condomini e palazzetti, tanto più ora che il palazzetto è diventato sostanzialmente inutile.

Sono sempre stata possibilista sulla sua costruzione, tuttavia da quando ho avuto la certezza che, dopo tante traversie, riaprirà in primavera il palazzetto di Viadana, mi sembra che non ci sia nessun buon motivo per costruirne un altro.

Senz’altro la capacità attrattiva del palazzetto di Casalmaggiore sarà notevolmente ridotta dalla concorrenza della struttura vicina: di capienza notevole, con i suoi 863 posti a sedere più quelli in piedi, ben servita viabilisticamente e ben avviata sul territorio.

Ma soprattutto viene meno la necessità di una struttura per le gare importanti, regionali o interregionali. Si pensi infatti che con una cifra modesta per il Comune, ad esempio 3.500 Euro all’anno, Bongiovanni potrebbe proporre una convenzione a Cavatorta e garantire 12 giornate di gara gratuite per le nostre società, e anche di più all’abbisogna, e tutto questo a soli quindici chilometri da casa loro.

Del resto più di una volta le società locali hanno affittato la struttura viadanese la quale è stata utilizzata dalla stessa Pomì, a dimostrazione della disponibilità e dell’adeguatezza dell’impianto. Tuttavia l’Amministrazione, interpellata in Consiglio, non sembra aver mai preso in considerazione questa possibilità. Preferisce accendere un mutuo di 1.7milioni.

Inoltre, poiché il palazzetto dovrà essere anche la palestra della scuola, si dovrà riscaldare e illuminare l’enorme struttura per diversi mesi all’anno, tutti i giorni, per tutto il giorno. Anche considerando di adottare le tecnologie più avanzate, il costo di gestione annua, tra manutenzione e utenze, non sarà inferiore ai 40.000 euro, l’esperienza viadanese parla chiaro. Complessivamente spenderemo almeno 120mila euro all’anno per vent’anni.

A questi, naturalmente, vanno aggiunte le spese per i normalissimi imprevisti presenti in qualsiasi cantiere, specie in area di fontanazzi, e soprattutto la costruzione di parcheggi che rendano adeguato l’accesso alla struttura per i pullman delle società.

Se invece si istituisse la convenzione con Viadana per la gratuità delle giornate di gara, Casalmaggiore potrebbe costruire una bella palestra regolamentare per allenamenti (di cui c’è comprovata necessità) con magari un centocinquanta posti a sedere per le gare locali (tre gradoni).

Le dimensioni notevolmente inferiori di un impianto di questo tipo (meno della metà), lo renderebbero comodamente costruibile, misure alla mano, nel Centro sportivo Baslenga, con una perfetta organicità socio-urbanistica e nessuna necessità di infrastrutture aggiuntive.

Questo consentirebbe di rispondere egregiamente a tutte le esigenze delle società sportive e risparmiare, a conti fatti, almeno un milione di Euro.

Inoltre si eviterebbe di costruire un gigante incastrato tra una scuola elementare, villette e un argine senza adeguati sbocchi viabilistici, si lascerebbero risorse per la palestrina della scuola senza caricare quest’ultima di traffico veicolare, conservando e valorizzando così l’area verde dell’argine maestro

In definitiva non esiste una sola buona ragione per costruire questo palazzetto, per spendere milioni, per impegnare il bilancio comunale per 20 anni e per cementificare il nostro argine. Non una che sia una”.

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