Cronaca

Il dottor Allegria, Macomepungi e l'ultima favola: Alessandro Maroli saluta Carlo

"Quando tornerà la primavera - conclude il dottor Maroli - io lo so che con lo sguardo lo cercherò in giro e sono sicuro che sarà in tutta Casalmaggiore"

CASALMAGGIORE – Ha continuato a guidare e a fare coraggio alle persone vicine sino all’ultimo, come quei fari che guidano le barche nella tempesta lontano da scogli e risacca.

Di quella luce, di quel faro nella tempesta, resta un racconto, un racconto bello. Di quelli che leggeranno i bambini. Lo ha scritto Carlo Sante Gardani. Il dottor Allegria non ha avuto ancora la forza di leggerlo. Lo tiene lì, gelosamente custodito come un tesoro in attesa di una pubblicazione che verrà editata appena possibile. E’ lo stesso dottore che avevamo soprannominato così proprio per l’incontenibile sorriso che riusciva a dare e prima di tutto a fare – al secolo Alessandro Maroli, Otorinolaringoiatra – a raccontarci questa piccola e intensa storia. D’amore: per la vita soprattutto.

Carlo Sante Gardani era così. Anzi è così come dicono le persone a lui più care. Seduto nella stanza accanto in attesa di qualcosa da fare, qualcuno a cui poter dare una mano, qualche strada da percorrere a fianco, davanti per guidare e dietro per sorreggere. Dalla parte di chi si rivolge a lui.

In questa storia tutto parte esattamente un anno fa. “Ci eravamo conosciuti per caso – racconta il dottor Allegria – quando col Rotary avevo realizzato il parco a Santa Maria. Avevo conosciuto Carlo che riprendeva con la sua telecamera. A volte capita di trovare gemme preziose”.

Era stata subito simpatia. Quel ‘ragazzino’ di 71 anni lo aveva colpito. Sempre curioso e appassionato. “Aveva un’anima verde, fresca, giovane. Più di tutti – prosegue Alessandro Maroli – quelli della sua età. Sicuramente era un curioso della vita. E sicuramente non aveva paura di inventare”.

L’anno scorso il dottor Maroli aveva deciso di mettere in piedi una sorta di concorso letterario. L’idea era quella di creare tanti personaggi – gli abitanti di una sorta di giardino incantato – per far sorridere i più piccoli e per far riflettere anche un poco i più grandi (perché in fondo poi le favole sono così). “Un giorno lo chiamo e gli dico: Carlo ho avuto un’idea, facciamo un gioco, inventa una storia per me”.

Una sfida che Carlo Sante Gardani raccoglie. Nasce così il giardino di Red (la trovate linkata a fondo pagina). Dalla sua fervente fantasia nasce Macomepungi. In quel concorso Carlo Sante è uno dei vincitori, Il più anziano, ma solo all’anagrafe. Da quel concorso è passato un anno.

“Abbiamo continuato a sentirci anche quando è entrato in ospedale. Gli ho scritto ‘Carlo, scrivi dall’ospedale, libera i sogni e allontanati da tutto e facciamo un nuovo gioco per i bambini. E lui l’ha fatto. Non ho ancora letto cosa ha scritto ma sarà come parlargli ancora e sarà come non finire mai”.

Abbiamo provato a farcelo dare. Ma il dottor Allegria – e giustamente – ci ha rinviato. Sarà una sorpresa, una graditissima sorpresa, quando il libro verrà pubblicato. Raccoglierà le dieci favole dell’anno scorso (compresa quella di cui si narrano le vicissitudini di Macomepungi) e la piccola perla di quest’anno. Quell’ultimo scritto del ‘ragazzino’ capace di inventare favole.

“Quando tornerà la primavera – conclude il dottor Maroli – io lo so che con lo sguardo lo cercherò in giro e sono sicuro che sarà in tutta Casalmaggiore”. La malinconia è solo un attimo d’inverno. Oggi è così ma prima o poi tornerà la primavera, torneranno le luci e i colori e tutti quei personaggi strani del giardino. Tornerà la sana follia del dottor Allegria a colorare il mondo. E di quei colori Carlo Sante Gardani sarà indissolubilmente parte.

Nazzareno Condina

Il giardino di red

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