Cronaca

Viadana, aumento rette alla Rsa. Minoranza chiede consiglio, Cavatorta lo convoca

"Chiedo pertanto che vengano prese in considerazioni alternative economiche e finanziarie, valutando all'interno del bilancio della struttura soluzioni che gravino il meno possibile ai cittadini. Rinnovo pertanto l'invito alla presidente di venire a relazionare in consiglio comunale" scrive Cavatorta dopo l'invito delle minoranze.

VIADANA – Entrerà in consiglio comunale a Viadana la questione della RSA Fondazione Carlo e Louisa Grassi, ossia la casa di riposo viadanese. Il motivo? Gli aumenti delle rette decise dal Cda della Fondazione per fare fronte alla crisi economica. “La situazione sanitaria – scrivono i consiglieri di minoranza Silvio Perteghella, Fabrizia Zaffanella, Benedetta Boni e Nicola Federici nella richiesta di convocazione del consiglio comunale – ha avuto una indubbia ricaduta sulla gestione dei servizi erogati dalla struttura (vedi per esempio sospensione del “centro diurno” di ricovero), il calo del turn-over sui posti letto che ha generato una sensibile riduzione delle entrate per la Fondazione tale da non poter garantire gli stessi equilibri di natura finanziaria che si erano consolidati durante i precedenti esercizi. Tale emergenza avrebbe portato il Consiglio di Amministrazione della struttura ad aumenti considerevoli delle rette di pagamento che variano da 8 euro al giorno per la camera doppia a 15 euro per quella singola per l’anno 2021, a partire dal 1 gennaio 2021. Già in agosto 2020 il CDA aveva provveduto a un aumento di 2 euro della retta”.

Inoltre “è stato realizzato un appalto del servizio lavanderia pur avendo internamente alla struttura le figure professionali addette all’espletamento del servizio (che genera moltissime lamentele sulla qualità del servizio reso agli ospiti), sono aumentate di circa 20.000 euro le spese legali dell’ente e le spese per il revisore dei conti. Inoltre nel mese di Marzo è stato sottoscritto un verbale di conciliazione per la risoluzione consensuale del contratto con l’ex Direttore Sanitario, accordo che ha prodotto una “buona-uscita” a carico della Fondazione. Nonostante le difficoltà dell’anno 2020 la Fondazione fortunatamente registra avanzi derivanti dalle gestioni economiche degli esercizi precedenti di circa 160.000 euro e un portafoglio titoli finanziari di circa 375.000 euro”.

Da qui la richiesta della convocazione di un consiglio comunale ad hoc al sindaco del comune di Viadana, nel quale invitare anche il Cda e il direttore della Fondazione. Intanto proprio il sindaco Nicola Cavatorta ha scritto alla stessa Fondazione, chiedendo – se proprio l’aumento delle rette deve essere inevitabile – se siano state valutate tutte le misure economiche e contabili necessarie per contenere i costi a carica dei famigliari dei pazienti della Rsa. “Mi unisco alle preoccupazioni dei famigliari degli ospiti per l’oneroso aumento delle rette della Rsa Grassi – scrive il primo cittadino – . Ho provveduto subito nella mattinata di giovedì a sottoporre la questione con lettera protocollata alla presidente, al cda e al direttore della struttura. L’aumento di un euro o due giornalieri come è sempre avvenuto è spesso necessario quanto comprensibile, ma bisogna sempre fare i conti con l’ammontare del costo totale di fine mese a carico delle famiglie. Chiedo pertanto che vengano prese in considerazioni alternative economiche e finanziarie, valutando all’interno del bilancio della struttura soluzioni che gravino il meno possibile ai cittadini. Rinnovo pertanto l’invito alla presidente di venire a relazionare in consiglio comunale”.

Giovanni Gardani

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