Cronaca

Viadana, Federici attacca ancora sull'acquedotto: "Ecco cosa si poteva fare con urgenza"

"Era necessario fare un’ordinanza immediatamente il 24 dicembre di non utilizzo dell’acqua a scopo potabile; mettere a disposizione dei cittadini una o due cisterne di acqua potabile; fare una comunicazione con volantino casa per casa o con il solito e prezioso aiuto della Protezione Civile girare le due frazioni interessate, con un messaggio audio".

VIADANA – Il consigliere di minoranza Nicola Federici torna sul tema dell’acqua sporca a Cogozzo e Cicognara, riassumendo l’intervento del proprio gruppo consiliare lo scorso martedì. “Nel consiglio comunale del 29 dicembre abbiamo innanzitutto ringraziato i tecnici Ireti per il lavoro fatto durante i giorni di Natale per risolvere la problematica. Dopo di che abbiamo fatto presente che secondo noi l’amministrazione, priva di ogni responsabilità di quanto accaduto, si è mossa male ed in ritardo”.

Federici spiega in seguito perché: “Il problema nasce tra il 23 e 24 di dicembre, quando i cittadini di Cogozzo e Cicognara cominciano ad avere l’acqua potabile di colore marrone. A quanto ci hanno detto l’acqua risulta inutilizzabile anche in alcuni casi per potersi lavare. Qui secondo noi l’amministrazione doveva per prima cosa attivarsi per mettere una cisterna di acqua potabile a disposizione dei cittadini, soprattutto in vista dei giorni di festa di Natale e del lockdown generale, che costringe i cittadini a rimanere in casa in giorni in cui tanti cucineranno per le festività”.

“Il 24 esce solamente una comunicazione sulla app del comune – prosegue Federici – e viene messo uno screenshot della comunicazione sui social. Dopo circa 48 ore il sindaco comunica ai cittadini in via precauzionale di non utilizzare l’acqua a scopo potabile finché non ci saranno i risultati sulle analisi fatte. Questo però avviene soltanto dopo 48 ore dall’inizio del problema, quando oramai sono passati due giorni nei quali la gente non sapeva in alcuni casi neanche come lavarsi. Secondo noi era necessario fare un’ordinanza immediatamente il 24 dicembre di non utilizzo dell’acqua a scopo potabile; mettere a disposizione dei cittadini una o due cisterne di acqua potabile; fare una comunicazione con volantino casa per casa o con il solito e prezioso aiuto della Protezione Civile girare le due frazioni interessate, con un messaggio audio come era stato fatto durante il primo lockdown. Bastava poco per essere d’aiuto alle famiglie ma anche in questo caso l’amministrazione si è mossa in modo insufficiente. Se il sindaco pensa di essere d’aiuto alle famiglie mandando un messaggio sulla app o rendendo pubblico lo screenshot del messaggio sui social, per Viadana c’è ancora tanta strada da fare”.

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