Cronaca

Giovanni Donzelli: "Via delle Giuggiole? Stessa situazione di via Centauro"

Giovanni Donzelli in via Centauro ci vive ed ha deciso di scrivere una lettera alla signora che ha denunciato il degrado di via delle Giuggiole

CASALMAGGIORE – Mal comune mezzo gaudio? No, mal comune, rabbia doppia. Perché la situazione che vivono i residenti di via delle Giuggiole da tre anni a questa parte, con la strada piccola e poco illuminata, con i muri delle case utilizzati come latrina o deposito indifferenziato, Giovanni Donzelli la vive da anni. Senza che nessuno sia ancora riuscito a porvi rimedio. Come via delle Giuggiole anche via Centauro è spesso latrina per bevitori incontinenti. E lo è stata anche durante il lockdown.

Giovanni Donzelli in via Centauro ci vive ed ha deciso di scrivere una lettera alla signora che ha denunciato il degrado di via delle Giuggiole.



Cara signora di via delle Giuggiole,

I tempi cambiano e la colpa è degli uomini che sono sempre meno di valore o, se vuole, hanno sempre meno valori. Soprattutto chi ci ha venduto sicurezza in cambio del nostro voto.

Il ricordo va a quando per noi ragazzini sotto le feste natalizie verso sera era il momento di accompagnare a casa la ragazzina del cuore e chissà perchè si deviava per via delle giuggiole, già in ombra dalle 5 del pomeriggio…

Molti angoli di Casalmaggiore da luogo del cuore sono diventati latrina pubblica o peggio, mercato ambulante dei piccoli spacciatori. E nelle città più grandi è anche peggio.

Non si preoccupi però, è in buona compagnia, anche noi che viviamo in centro storico con le luci led e le ciecotelecamere abbiamo gli stessi problemi, quindi non è un lampione in più che cambierà le cose. Dovrebbe essere la volontà di farlo, ma purtroppo sono ormai decenni che va così!

Mi si dirà che sono le leggi che permettono a questi piccoli delinquenti di farla franca, e sottolineo piccoli, perchè manco i piccoli siamo capaci di mettere in riga.

Mi si dirà che se vengono multati poi non pagano, ma da queste stesse pagine apprendiamo che esistono i lavori socialmente utili per pulire dove si è sporcato. Ma bisogna avere il coraggio di farlo, altrove qualche sindaco l’ha fatto.

Mi si stringe il cuore quando vedo la solerzia di chi pulisce la mattina dove altri hanno sporcato nella notte un luogo che alle 18 sarà sporco come prima. E qualche volta ci provo, da cittadino a biasimare chi mi piscia sulla porta… con il rischio, quello sì, di venire denunciato da qualcuno che ha il telefonino pronto a filmare e a giurare che ho alzato le mani…

E forse da povero vecchietto sarei ancora in grado ma mi limito a pregare prima le Iene, poi il Gabibbo, e da ultimi il Padreterno sperando che mandino una epidemia di dissenteria che faccia salire la puzza ai piani alti di piazza Garibaldi e non solo sulle nostre porte… e a proposito di epidemia, lei non ha visto perchè era chiusa in casa in via delle giuggiole a rispettare il lock down la bellezza degli abbracci di decine di persone nei dintorni dei soliti luoghi di piazza Garibaldi, le bevute di birra con relativi fiumi di urina e bottiglie rotte che hanno allietato noi che eravamo in casa e non potevamo manco aprire le finestre… eppure c’era la flagranza e i nomi si potevano prendere!

Mi si dirà che il problema è comune a tante città. Certo ma allora non siamo ipocriti, non piangiamo per l’anguilla del po devastata, per i fiori rubati sulla tomba e continuiamo cara signora delle giuggiole a segnalare senza paura, scrostando la vernice del paesello felice dove tutto va bene, un buon alibi per non prendersi le responsabilità e riscuotere lo stipendio pagato con le nostre tasse.

Continui, fintanto che oglio po news ci dà voce e ospitalità e imparzialità, prima o poi qualcosa succederà, chissà magari il Padreterno guarderà giù… o forse le Iene o il Gabibbo?”




… qualcosa, invero, in via delle Giuggiole ha cominciato a succedere. Ieri mattina e dopo il nostro articolo la strada è stata pulita. Manca ancora la luce del lampione ed un adeguato controllo, ma intanto qualcosa lo si è cominciato a fare. Nella speranza che anche in altre aree di degrado urbano si possa incominciare ad intervenire in una qualche maniera…

N.C.

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