Francesca Cerati, rubati fiori e un'angioletto dalla tomba al cimitero
Un fiore e un angioletto, trafugati nei giorni scorsi dalla tomba di Francesca da qualche balordo (o balorda). Nessun valore economico, niente di vendibile: solo un gesto ignobile, e tra i più ignobili peraltro non raro nei cimiteri locali
CASALMAGGIORE – Era solo un fiore che non temeva gelo, e un piccolo angioletto a farvi compagnia. Era un piccolo segno che adornava l’ultima dimora di Francesca Cerati, la 32enne che amava la vita e la danza, spentasi l’8 marzo del 2017 sulla tangenziale di Colorno, all’altezza di Vedole. Era solo un fiore, e un piccolo pensiero perché chi muore resta dentro in chi vive e chi vive – nel dolore perpetuo – cerca con piccoli gesti di sentirsi vicino a chi non c’è più.
Un fiore e un angioletto, trafugati nei giorni scorsi dalla tomba di Francesca da qualche balordo (o balorda). Nessun valore economico, niente di vendibile: solo un gesto ignobile, e tra i più ignobili peraltro non raro nei cimiteri locali.
Papà Vincenzo non nasconde il disappunto: “Mi piacerebbe sapere come fa una persona, durante queste festività così difficili, a guardarsi allo specchio dopo aver rubato dalla tomba di mia figlia Francesca, un elleboro con angioletto…“. Stesso disappunto per mamma Laura: “Sono 4 Natali – scrive – con la Franci che è volata via e le vengono donati sulla tomba graziosi ellebori bianchi (fiore che sopravvive al gelo) e regolarmente mani di gente infame li ruba! Mi chiedo che persone siano…”.
Ce lo chiediamo anche noi. E ci siamo pure dati una risposta. Ma quella risposta non la possiamo scrivere.
N.C.