Ponte Po, stesso sistema di monitoraggio del ponte di Genova: tecnologia all'avanguardia
Tutti i dati sono raccolti dalla centralina collegata ad uso dell’Ente e della Polizia Provinciale, elaborati e visibili ai tecnici e potranno diventare un sussidio alle forze dell’ordine stradale che verificheranno puntualmente la correttezza dei transiti
Sono iniziati nei giorni scorsi i primi lavori per la posa del sistema di monitoraggio sul ponte sul Po Colorno-Casalmaggiore che consentirà di raccogliere e elaborare i primi dati già in primavera.
“Questo intervento è necessario a dare sicurezza e certezza alla qualità e continuità degli interventi sul ponte, riaperto l’anno scorso – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi –Possiamo così continuare a lavorare alla progettazione del nuovo ponte e al passaggio ad Anas, avendo sotto controllo lo stato di conservazione della struttura. L’attesa è stata proporzionale all’importanza della realizzazione, per la quale abbiamo messo in campo le migliori professionalità di cui possiamo disporre: l’Università di Parma, Fincantieri che ha vinto l’appalto e i nostri tecnici.”
Il sistema di monitoraggio è fisicamente suddiviso secondo 3 sottosistemi indipendenti e interconnessi: il sistema dei sensori, il sistema di raccolta e trasmissione dati e il sistema di analisi dei dati installati.
Verranno effettuate misure e rilevamenti del passaggio di mezzi pesanti con la pesatura dinamica Weight in Motion (”bisonte”), per mezzo di sensori installati sulle corsie con riconoscimento della targa, misure delle flessioni e possibili fessure sulle selle Gerber (tecnologia architettonica usata negli anni 50 – 70, ma che si rivela complessa da mantenere in salute nel tempo) e segnalazioni agli utenti della strada tramite pannelli a messaggi variabili e semafori.
“In questo momento stiamo installando la dorsale cablata lato Casalmaggiore e poi proseguiremo con le stesse attività sul lato Colorno; prevediamo per gennaio 2021 di installare i sistemi di pesatura dinamica Weight in Motion e i relativi pannelli di informazione all’utenza ed infine il collaudo per il mese di febbraio” – ha spiegato Ing. Luca Grisenti direttore tecnico di Fincantieri – Il sistema di monitoraggio che stiamo installando è lo stesso collaudato lo scorso luglio sul ponte San Giorgio di Genova sul Polcevera, una tecnologia completamente all’avanguardia che stiamo sperimentando”.
La Provincia di Parma sta monitorando tutti i suoi circa 960 ponti con ispezioni tecniche in loco, mentre il sistema installato sul ponte di Colorno fornisce in automatico h24 lo stato di salute del ponte in modo continuativo. Si tratta di una tecnologia sperimentale, che sta applicando le migliori soluzioni disponibili all’analisi di strutture datate e ammalorate dagli agenti atmosferici e chimici.
L’appalto per questo sistema ha un importo di 850mila euro.
Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato anche il Dirigente del servizio Viabilità della Provincia ing. Gian Paolo Monteverdi, il Delegato alla Viabilità Giovanni Bertocchi, l’ing. Elisa Botta Responsabile del procedimento del progetto di installazione dei sensori sul ponte di Colorno Casalmaggiore.
COSA VEDRA’ L’UTENTE
Venendo da Casalmaggiore l’autista incontrerà, in concomitanza della rotatoria, un pannello a messaggio variabile posto all’inizio della rampa di ingresso al ponte. Questo pannello serve a informare l’utente sulle limitazioni di velocità e portata in vigore in quel momento sul ponte.
All’ingresso del ponte sarà presente un semaforo verde che potrà diventare arancione o rosso in caso di necessità.
Proseguendo verso Colorno il nostro veicolo transita sopra la pesa dinamica bisonte dotata di sensori a fibra ottica, dove sono presenti telecamere che abbinano il mezzo alla sua velocità e peso. Quindi poco dopo si troverà un ulteriore pannello che informa l’autista, in tempo reale su peso e velocità, appena registrati dalla pesa mobile
Lo stesso approccio e sequenza saranno presenti nella direzione di Casalmaggiore, provenendo da Colorno.
Tutti i dati sono raccolti dalla centralina collegata ad uso dell’Ente e della Polizia Provinciale, elaborati e visibili ai tecnici e potranno diventare un sussidio alle forze dell’ordine stradale che verificheranno puntualmente la correttezza dei transiti.
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