Cronaca

Vaccini anti-Covid19, all'Ats Valpadana in arrivo 26.768 dosi

In particolare, la seconda fase coinvolgerà gli over 80, ossia circa 4,5 milioni di persone. Successivamente altre 13,4 milioni di dosi riguarderanno la fascia 60-79, e ci sono altri 7,4 milioni di cittadini fragili. Complessivamente sono oltre 27 milioni di persone da vaccinare prima dell’estate.

Saranno 26.768 le dosi di vaccino anti-Covid19 che approderanno all’Ats Val Padana, da dividere tra la provincia di Cremona e quella di Mantova, e che verranno stoccati negli hub individuati sul territorio negli ospedali di Cremona e Crema. A livello regionale, saranno 305mila le dosi in arrivo, 3.031 ogni 100mila abitanti. Complessivamente sono 1.833.975 le dosi di vaccino che verranno consegnate all’Italia in questa prima fase e qualora l’Ema approvasse l’immissione sul mercato già nella seduta del 21 dicembre, dopo la validazione dell’Aifa, le prime somministrazioni potrebbro avviarsi già prima della fine del 2020, con un ‘Vaccine day” europeo, che verrà fatto in contemporanea in Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera.

Successivamente prenderà il via la vaccinazione di massa, che coinvolgerà prima di tutti alcune categorie ben specifiche: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani. Ci sarà una seconda fornitura, garantita da Pfizer, di 2.507.700 dosi, che consentirà di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile. In particolare, la seconda fase coinvolgerà gli over 80, ossia circa 4,5 milioni di persone. Successivamente altre 13,4 milioni di dosi riguarderanno la fascia 60-79, e ci sono altri 7,4 milioni di cittadini fragili. Complessivamente sono oltre 27 milioni di persone da vaccinare prima dell’estate.

“Abbiamo individuato i 65 hub che ospiteranno le dosi di vaccino, in due terzi di questi ci sono gia’ i frigoriferi, negli altri che mancano li stiamo approntando”, ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia. “Verrà distribuito un numero di dosi proporzionale al territorio di riferimento di ogni hub sulla base dei dipendenti dei presidi ospedalieri e degli ospiti delle Rsa presenti sul territorio coperto da ogni singolo hub”.

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