Nonantola e la Protezione Civile Oglio Po: cronaca di una giornata in aiuto al magazzino Maserati
"Il nostro impegno è stato circoscritto ad una giornata, ma tanti volontari si sono poi dati il cambio e si è lavorato ininterrottamente per ore, come associazione e come “corpo”. Per fortuna il fango era meno “duro” del previsto e siamo riusciti a ripulire i locali con impegno e continuità ma anche in modo più agevole del previsto".
NONANTOLA – Anche da Viadana tre volontari della Protezione Civile Oglio Po sono partiti nei giorni scorsi per dare una mano alla comunità di Nonantola, colpita dall’alluvione dovuta alla rottura dell’argine del fiume Panaro. Oltre al presidente del gruppo Ettore Bergamaschi, sono partiti alla volta della provincia modenese il caposquadra Andrea Cataldo e il volontario Andrea Civa. I tre viadanesi si sono aggregati alla colonia mobile della provincia di Mantova con un centinaio di uomini in totale. “Nello specifico – racconta Bergamaschi – siamo stati assegnati al magazzino dei ricambio della Maserati, che ha sede proprio a Nonantola. Ci è stato chiesto, per un giorno, di ripulire le stanze e il magazzino stesso dalla coltre di fango, che si era depositata all’interno, e dall’acqua. Il lavaggio di aree pubbliche e private, in generale, aveva come obiettivo quello di rimuovere il fango per permettere il ritorno alla normalità il più velocemente possibile”.
Bergamaschi era intervenuto anche nella vicina Lentigione, dove peraltro lavora presso la Immergas, quando tre anni fa straripò l’Enza. Una sensazione di déjà vu? “Sicuramente una situazione simile, anche se, facendo un confronto tra le condizioni del magazzino dove abbiamo operato a Nonantola e i momenti che abbiamo vissuto alla Immergas tre anni fa, devo dire che all’epoca ce la siamo vista davvero brutta, con l’acqua che aveva raggiunto il livello di un metro e mezzo all’interno dei locali più bassi. Nel magazzino della Maserati l’acqua ha raggiunto i 30 centimetri, e per fortuna non ha toccato i quadri elettrici, consentendo l’erogazione continua della corrente. Va anche detto che noi siamo stati chiamati a risolvere una delle situazioni più “pulite”, perché in altre zone del centro di Nonatola la cornice era decisamente più critica. Si è però vista l’ottima organizzazione della colonna provinciale, che ha saputo distribuire al meglio gli uomini sul territorio, raccogliendo le esigenze specifiche e le richieste giunte dal comune in emergenza. In questi casi fare solidarietà e dare una mano è importante, ma fondamentale è farlo con un certo ordine e appunto con organizzazione. Il rischio di mescolare generosità con confusione è molto alto. Il nostro impegno è stato circoscritto ad una giornata, ma tanti volontari si sono poi dati il cambio e si è lavorato ininterrottamente per ore, come associazione e come “corpo”. Per fortuna il fango era meno “duro” del previsto e siamo riusciti a ripulire i locali con impegno e continuità, ma anche più agevolmente di quanto ci aspettassimo”.
Giovanni Gardani