"La politica dal 1946 al 1976
e quella partecipazione
che superava sempre il 90%"
Egregio Direttore,
in questi giorni in cui tra preoccupazioni e tensioni troviamo anche il tempo di leggere, soprattutto la curiosità a chi segue la politica di andare a spulciare tra notizie del tempo che fu, dove i partiti avevano un ruolo importante nella società. Mi sono imbattuto su una raccolti di dati riguardanti le varie scadenze elettorali riguardanti Gussola, e dai dati emerge una traccia importante della vita locale e del ruolo dei partiti, colpisce sopra tutto l’affluenza alle urne, la quale superava sempre il 90%. Questo dato rappresenta anche l’importanza e il ruolo dei partiti organizzati, radicati sul territorio, pronti ad un rapporto diretto con i cittadini, con gli iscritti con i propri elettori. Vi erano a livello nazionale dei dirigenti politici dello spessore di Berlinguer, Nenni, De Gasperi, Togliatti.
Il 2 giugno 1946 , prime elezioni libere dopo la sconfitta del Fascismo.
CAMERA DEI DEPUTATI
I cittadini chiamati alle urne erano 2516 votarono in 2434 pari al 96,74% degli aventi diritto.
P.C.I 1030 44,34% – PART.COM.INTERNAZ. 10 0,43% – P.R.I 12 O,52%
PSIUP (PSI) 466 20,06% – UDN 64 2,76% – BLOCCO NAZ.LIBERTA’ 14 0,60%
P.D’AZIONE 27 1,16% – DC 700 30,13%
BIANCHE 43 NULLE 68.
18 aprile 1948, in queste elezioni è stato eletto Deputato il Gussolese Giacomo Bergamonti, un contributo importante lo ha portato la sua candidatura al risultato del PCI di Gussola. Unità Socialista nasce da una scissione del PSI
i cittadini chiamati alle urne erano 2595 votarono in 2481 pari al 95,61 % degli aventi diritto
FRONTE POPOLARE PCI+PSI 1291 53,19% – DC 968 39,88% MONARCHIA 10 0,41% – PRI 2
MSI 6 0,08% – BLOCCO NAZIONALE 31 1,28% UNITA’ SOCIALISTA (psdi) 119 4,90% bianche 15 – nulle 39
7 giugno 1953 , la DC primo partito a Gussola.
CAMERA DEI DEPUTATI si votava sulla cosidetta Legge Truffa, il PSDI è la prosecuzione di Unità Socialista.
I cittadini chiamati alle urne erano 2577 votarono in 2484 pari al 96,39% degli aventi diritto.
PSI 497 20,94% – PCI 758 31,94% – DC 851 35,86% – PSDI 111 4,68% – PRI 3 0,3% – MSI 54 2,28%
PLI 56 2,36% – PNM 30 1,26% ADN 7 0,29% UNITA’ POP. 6 0,25% BIANCHE 61 NULLE 50
28 aprile 1963, anno del grande esodo dalle campagne alle città.
CAMERA DEI DEPUTATI (Primo Centrosinistra a livello nazionale)
I cittadini chiamati alle urne erano 2407 votarono in 2316 pari al 96,22%
PCI 962 42,74% – PSI 328 14,57% – PSDI 56 2,49% – PDIUM 19 0,84% – PLI 122 5,42%
PRI 1 0,04% – MSI 68 3,02% – CUR 19 0,84% – DC 676 30,03% B. 47 N.18
19 Maggio 1968
CAMERA DEI DEPUTATI, anno della contestazione giovanile, con la percentuale più alta di votanti, in queste elezioni si presentarono assieme PSI e PSDI sotto la sigla P.S.U
I cittadini chiamati alle urne erano 2374 votarono in 2314 pari al 97,47% degli aventi diritto
PCI 1006 45,77% DC 704 32,O3% P.S.U 212 9,65% PSIUP 142 6,46% PLI 67 3,05% MSI 47 2,14% PDIUM 12 0,55% PRI 8 0,36% BIANCHE 69 NULLE 47
7 giugno 1970, prime elezioni regionali
i cittadini chiamati alle urne erano 2344 votarono in 2267 pari al 96,72 % degli aventi diritto.
PCI 990 45,23% – PSI 203 9,27% – PSIUP 95 4,34 % – PRI 26 1,19% – PSDI 64 2,92%
MSI 64 2,92% – PLI 65 2,97% – PDIUM 10 0,46% – D.C. 672 30,07%
BIANCHE 61 NULLE 17
12 maggio 1974 referendum popolare (abolizione legge sul DIVORZIO)
i cittadini chiamati alle urne erano 2331 votarono in 2180 pari al 93,52% degli aventi diritto
SI 692 32,9% NO 1411 67,09% bianche 60 nulle 17
26 giugno 1976 elezioni politiche , camera dei deputati, il P.C.I. supera per la prima volta il 50% dei voti
I cittadini chiamati alle urne erano 2436 votarono in 2339 pari al 96,02% degli aventi diritto
P.C.I. 1150 50,24% – D.C. 675 29,49% – P.S.I. 276 12,06% – M.S.I.+D.N. 72 3,15%
P.S.D.I. 53 2,32% – DEM. PROL. 25 1,09% – P.R.I. 16 0,70% – P.L.I. 13 0,57% – P.RAD. 9 0,39%
BIANCHE 39 NULLE 11
P.C.I. partito comunista italiano, D.C. democrazia cristiana, P.S.I. partito socialista italiano
P.S.D.I. partito socialdemocratico italiano, P.R.I partito repubblicano italiano, P.L.I. partito liberale italiano,
M.S.I. movimento sociale italiano, DEM. PROL . democrazia proletaria, P.S.I.U.P partito socialista italiano di unità proletaria, P.D.I.U.M. partito democratico italiano unità monarchica, P.N.M. partito nazionale monarchico, C.U.R com. unità rurale. P.R. partito radicale
Trent’anni di confronti elettorali che dimostrano la consistenza e la presenza dei partiti a Gussola, l’alta partecipazione al voto dimostra come era sentita la politica, soprattutto come la vivevano partecipando assiduamente al voto. Dopo questi anni la politica ha cambiato volto , si sono susseguiti ad ogni stagione nuove leggi elettorali che costantemente hanno portato i cittadini a staccarsi dalla partecipazione al voto, sono spariti i partiti più rappresentativi , e i numeri sopradescritti lo dimostrano, la D.C. il P.S.I e a seguire lo scioglimento del P.C.I., sono nati nuovi partiti che attualmente sono sulla scena politica, ma il raffronto sull’affluenza alle urne è catastrofico, la politica nel suo complesso dovrebbe fare una seria riflessione, mettere da parte i voltagabbana , i politicanti del momento, gli improvvisatori e ritornare sul territorio a contatto con i cittadini. Saremo capaci? Saranno capaci?
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