Cronaca

Casa Giardino, migliorano le condizioni di suor Maria E suor Nazarena sorride sempre...

Hanno dato e fanno tanto, e sempre in maniera silenziosa, per i figliuoli e fanno tanto per tutti noi. Se non altro riempiono di densa umanità questi tempi bui e queste fredde lande padane. Questo è tutto quel che conta

In foto suor Nazarena e suor Maria, due colonne di Casa Giardino

VICOMOSCANO – Migliorano pian piano le condizioni di suor Maria Buongiorno, l’84enne responsabile di Casa Giardino di Casalmaggiore ricoverata, da 8 giorni, nell’area Covid di Medicina dell’ospedale Oglio Po. A prendersi cura di lei medici e infermieri del reparto: suor Maria è ‘coccolata’ dalle tante persone che le vogliono bene. Ha dato tanto in questi anni ed era giusto che qualcosa di quel suo incessante dare tornasse indietro.

Tengono duro, e sono costantemente monitorati i ragazzi di Casa Giardino che mantengono buone condizioni di salute: isolati al primo piano, è anche suor Nazarena a prendersi costantemente cura di loro e a farli sentire meno soli. Suor Nazarena, nonostante la positività al Covid, non ha perso per un istante la sua ‘positività’ (perdonateci il gioco di parole), la sua energia e il suo sorriso. Tutto intorno ai ragazzi e alla comunità di via delle Salde la catena dell’assistenza e della solidarietà continua a funzionare.

Non sono soli i ‘figliuoli’, vengono seguiti 24 ore su 24. Tutti hanno parametri buoni: un po’ di tosse ma poco altro. Tutti quelli che conoscono la comunità guidata da suor Maria e che a lei sono legati tirano un qualche sospiro di sollievo. E che sia stata la provvidenza (come la chiama la religiosa mettendola dentro in ogni cosa) o la bravura dell’ottimo personale che li segue poco conta in fondo. Il Covid ci ha insegnato che tutto può evolversi, nel bene o nel male ma al momento un qualche sorriso in più in chi si è fortemente preoccupato, c’è.

Prima o poi – come una luce che non si è mai spenta – la comunità tornerà a brillare più forte e ad aprirsi al mondo esterno con i suoi meravigliosi ragazzi, il suo personale e quelle suore che accolgono tutti, e sempre, a braccia aperte. Hanno dato e fanno tanto, e sempre in maniera silenziosa, per i figliuoli e fanno tanto per tutti noi. Se non altro riempiono di densa umanità questi tempi bui e queste fredde lande padane. Questo è tutto quel che conta.

N.C.

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