Rsa e Covid, Burgazzi (PD): "Strutture del territorio pensino a possibilità di incontro in sicurezza"
"Siamo consapevoli delle difficoltà organizzative rispetto alla struttura e al numero degli ospiti, ma crediamo sia opportuno lavorare in questa direzione, prendendosi cura anche della dimensione affettiva e relazionale degli ospiti ricoverati come componenti essenziali del loro equilibrio e della loro salute".
Sulla questione delle RSA di tutto il territorio cremonese, comprese dunque quelle del Casalasco, interviene Luca Burgazzi, segretario cittadino del Partito Democratico di Cremona. “Con la stagione estiva erano ripresi – scrive – con il rispetto di tutte le necessarie norme di sicurezza, gli incontri programmati degli ospiti delle RSA con i parenti, fondamentali per dare conforto, per segnalare con la presenza, talvolta anche solo visiva, a coloro che si trovavano al di là delle vetrate, che non erano stati lasciati soli. Successivamente, in seguito all’impennata della curva dei contagi le porte delle RSA si sono nuovamente chiuse. Tuttavia il protrarsi dell’isolamento per lunghi mesi può avere gravi ripercussioni sull’equilibrio psicologico e sulla salute degli anziani ricoverati e, pertanto, anche recenti indicazioni nazionali e regionali hanno recepito la necessità che venga offerta da parte delle RSA qualche possibilità di incontro a distanza, adottando le misure necessarie perché avvenga in totale sicurezza”.
“Con l’approssimarsi delle festività natalizie – prosegue Burgazzi – si pone in modo ancor più sentito da parte dei parenti degli ospiti RSA questa richiesta a cui pensiamo sia necessario rispondere in tempi il più possibile rapidi da parte delle RSA del territorio e da Cremona Solidale sperimentando misure che consentano possibilità di incontro, in sicurezza, tra gli ospiti e i loro famigliari. Siamo consapevoli delle difficoltà organizzative rispetto alla struttura e al numero degli ospiti, ma crediamo sia opportuno lavorare in questa direzione, prendendosi cura anche della dimensione affettiva e relazionale degli ospiti ricoverati come componenti essenziali del loro equilibrio e della loro salute”.
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