Ritorno scuola in presenza, ipotesi bus al 50% con ingressi scaglionati
Inattuabile, invece, l’ipotesi di potenziare il parco mezzi: “Basti pensare che per avere un pullman nuovo, dal momento in cui lo si ordina, passa un anno” conclude l’ad. “Dunque un progetto di incremento dei bus non è praticabile nel breve termine”.
Di fronte all’ipotesi di ripartenza della didattica in presenza, prima o dopo Natale, uno dei nodi fondamentali da sciogliere sarà quello del trasporto pubblico, fermo restando che sembra impossibile continuare ad attuare una capienza dell’80% e che quindi lo scenario sembra essere quello di una riduzione al 50%.
Ed è proprio su quest’ultimo che sta lavorando Arriva Km Cremona, come evidenzia l’amministratore delegato di Arriva Italia, Angelo Costa: “La situazione è tale per cui ci sono due possibili scenari da prendere in considerazione” spiega. “Il primo è quello di un rientro solo parziale alla didattica in presenza, pari al 50%: questo ci consentirebbe di gestire il dimezzamento della capienza sul trasporto pubblico. Qualora la didattica in presenza tornasse al 100%, sarebbe invece necessario trovare un sistema di ingressi e uscite scaglionati”. Questo, in parole povere, significherebbe l’ingresso in classe in due orari differenti e un’uscita di conseguenza, anche se a livello regionale c’è chi ipotizza anche dei turni pomeridiani. “Servirebbe almeno un’ora di tempo tra un ingresso e l’altro, in modo da consentire una gestione ottimale dei percorsi” spiega ancora Costa.
Complessivamente sono circa 85 i mezzi pubblici, tra urbano ed extraurbano, che circolano sul territorio cremonese. Per gli autobus extraurbani la capienza al 50% significa poter ospitare un massimo di 35 persone (Attualmente la presenza sui mezzi, con la didattica a distanza e il lockdown, è del 10-15% perché meno utenti li utilizzano). Inattuabile, invece, l’ipotesi di potenziare il parco mezzi: “Basti pensare che per avere un pullman nuovo, dal momento in cui lo si ordina, passa un anno” conclude l’ad. “Dunque un progetto di incremento dei bus non è praticabile nel breve termine”.
Laura Bosio