Cronaca

Marcaria, in una cascina la struttura amatoriale di ANPANA: tutto si fa per la 'famiglia'

Dopo 10 anni i volontari ANPANA non se l'erano sentita di lasciare a Calvatone cani 'storici', ormai affezionati, che nessuno avrebbe più adottato. Barracus, Lord, Beck, King, Chicco, Golia, Spritz, Rocco, Capo. GUARDA IL VIDEO

MARCARIA – Hanno deciso di raccontare la storia di questi mesi. Dopo mesi di silenzio e dopo la presentazione di un progetto che li vedrà protagonisti a Casalmaggiore in una struttura polifunzionale che accoglierà cani, gatti, fragilità e sarà immersa nel verde. Hanno deciso di venire fuori dopo mesi duri di lavoro nei quali hanno fatto tutto quanto possibile – e pure di più – per regolarizzare l’area di una cascina sperduta nella campagna di Marcaria per accogliere i propri cani.

La storia parte dall’aprile di quest’anno quando – in piena pandemia – è scaduta la convenzione decennale che legava l’associazione alla proprietà de ‘La cuccia e il nido’. Dopo 10 anni i volontari ANPANA non se l’erano sentita di lasciare a Calvatone cani ‘storici’, ormai affezionati, che nessuno avrebbe più adottato. Barracus, Lord, Beck, King, Chicco, Golia, Spritz, Rocco, Capo, tanto per citarne alcuni sono stati presi in carico ognuno da un volontario e portati a casa di Laura, che in quell’aprile ormai lontano aveva dato la sua disponibilità ad accoglierli.

Laura recupera da realtà degradate cani per conto suo, e li fa adottare. La passione per gli amici a 4 zampe non l’aveva fatta restare in silenzio quando ANPANA è rimasta senza casa. “Se volete, qui c’è tutto lo spazio che fa per voi”. Lo spazio in effetti c’era, ma era da mettere in ordine e in regola anche perché se possiedi o hai un certo numero di cani in custodia non puoi più tenerli come se fossero in una casa privata.

ATS ha visitato una prima volta nei mesi scorsi la struttura che aveva bisogno di numerosi lavori per essere regolarizzata. Dopo quella visita furono dati tutta una serie di parametri entro i quali rientrare. Una lista di cose – giustamente – da fare a tutela dei cani che avrebbe spaventato chiunque. Ma non quel manipolo di volontari, talmente innamorati di quei cani da decidere di mettersi al lavoro. Per un’intera estate si sono cimentati, sotto la guida di occhi esperti, in ogni tipo di lavoro: sono diventati muratori, falegnami, idraulici. Naturalmente non si sono inventati tali, ma hanno seguito alla lettera le direttive di professionisti che volontariamente sono venuti a prestare il proprio aiuto. Hanno lavorato tutti duramente trasformando – con l’avallo del comune di Marcaria – uno spazio dell’aia in una struttura leggera adatta ai cani e in regola.

Alla fine ce l’hanno fatta. Ed hanno deciso di celebrare in un breve video tutti quei momenti.

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“Avete potuto ammirare il nostro sogno che si sta per realizzare – spiegano – ma nell’attesa potevamo stare fermi? No, siamo tornati pienamente operativi con i nostri amici a 4 zampe, anche se a dire il vero proprio non ci siamo mai fermati! Ci siamo lasciati il 28 aprile quando per decisione unilaterale non ci è stato rinnovato il comodato d’uso per la gestione del canile rifugio di Calvatone. Vi assicuriamo che non riuscite nemmeno a immaginare la disperazione dei volontari di quel periodo… Noi però non molliamo mai! I volontari ANPANA non mollano mai!”

I volontari sono ripartiti a testa bassa in pandemia, con molti fatti e poche parole. “Un’estate a lavorare sotto il sole a 40 gradi, turni interminabili, ferie passate a fare lavori in muratura, da fabbro, da falegname, elettricista ma sempre con il sorriso perchè stavamo facendo qualcosa di impensabile… ma cosa? Ripartiamo dal principio, quando una signora tutto cuore che si occupa da anni di salvare cani senza una visibilità, anziani senza una casa, malati, ci ha teso la mano perchè noi non volevamo separarci dai cani storici che avevamo accudito per anni in canile, quelli che erano da piu tempo lì, perchè con carattere particolare oppure solo “diversamente belli”.

Cani a cui i volontari ANPANA erano affezionati: “Non volevamo lasciarli con persone che non li conoscevano quando loro vivono invece per noi, e per noi erano i cani di famiglia… ed ecco la svolta… “venite da me voi e i vostri cani”… in un attimo la disperazione si è trasformata in una gioia indescrivibile. Una signora minuta di 50 kg ha ridato la gioia ad una quarantina di volontari con poche semplici parole di cuore.

Nel giro di un paio di giorni eravamo là a fare tutti i calcoli – qui mettiamo quel box qui quello aggiustiamo tutti i rubinetti puliamo la terra e cosi via, per mesi e mesi come le formiche che devono costruirsi un nuovo nido perchè quello vecchio non c’è più.

Abbiamo incontrato professionisti fantastici che ci hanno dato una grossa mano e insegnato a come fare alcuni lavori, non finiremo mai di ringraziare Fabio, Marco, Tano, Graziano, il nostro meraviglioso geometra Stefano, i nostri fans piu accaniti, Daniela, Paola, Ilaria, Milena solo per citarne alcuni, i nostri veterinari della clinica San Eusebio sempre al nostro fianco.

I cani sono sempre stati vicino a noi durante i lavori ci hanno dato loro la forza. Prima di iniziare la mattina o durante una pausa o la sera tardi quando si finivano i lavori un giretto con loro o semplicemente una coccola era sempre assicurata. Adesso hanno una casina confortevole, ogni cane ha il suo box e il suo sgambamento personale.

Avete in mente un hotel 5 stelle? Ecco aggiungetene un’altra!”

Uno sguardo sul futuro, con i piedi ben ancorati nel presente. “Ora operiamo in una struttura amatoriale, non abbiamo nessun aiuto dai comuni, i volontari mantengono in tutto e per tutto i loro cagnoni. Il nostro obiettivo è di continuare a fare del bene e aiutarne altri, chi di loro ha piu bisogno e gli troveremo una famiglia che li ama, ciò che a noi riesce meglio fare perche è la nostra missione. Quindi vi chiediamo una mano oltre per realizzare quello che è il sogno più grande anche per aiutare loro perchè noi li amiamo e abbiamo bisogno di voi!

Grazie Laura per quello che hai fatto per noi, chi aprirebbe le porte di casa sua a molti perfetti sconosciuti? Ma l’amore per gli animali non ha bisogno di conoscenza… è un denominatore comune che unisce anche le persone. Nei prossimi giorni pubblicheremo i nostri cani e vedrete dai loro musi la gioia della loro nuova casa! Non perdevene nemmeno uno, questi, come dice il veterinario che li segue, sono cani che han vinto alla lotteria. Un ringraziamento, oltre che al comune di Marcaria, va al servizio veterinario di ATS che ci ha permesso di fare le cose come dovevano essere fatte”.

Appena i lavori saranno autorizzati, si partirà con la struttura innovativa di Casalbellotto. Intanto però ANPANA continua ad avere un bel presente a Marcaria, in una cascina sperduta tra i campi. Sembravano scomparsi ma non lo erano: continuano a fare quel che han sempre fatto, a seguire cani con una particolare vocazione per quelli un po’ più complessi. Sono cani di famiglia, della famiglia ANPANA e loro continuano a portarli nel cuore.

Nazzareno Condina

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