Reddito di Cittadinanza, 3.442 beneficiari in provincia. L'unico Puc attivato per ora a Casalmaggiore
A Casalmaggiore è stato attivato un Puc per 4 beneficiari (2 per il Comune e altrettanti per il Centro per l’Impiego) per garantire assistenza agli alunni disabili durante il trasporto verso la scuola gestito dall’Associazione ‘Casa del sole’ di Mantova.
In provincia di Cremona i beneficiari di Reddito occupabili tenuti a sottoscrivere il Patto per il Lavoro sono 3.442. Di questi 1.206 hanno già firmato almeno un contratto di lavoro, ossia il 35%, mentre il numero dei rapporti di lavoro ancora in corso a fine ottobre è di 685. Sono questi i dati, resi noti dal consigliere regionale Marco Degli Angeli (Movimento 5 stelle), circa la situazione relativa al Reddito di cittadinanza nella nostra provincia. “E’ il segno – dichiara il consigliere – che il Reddito di Cittadinanza sta sostenendo e riattivando un numero crescente di persone in difficoltà anche nei nostri territorio. Nella pandemia questo strumento sociale di sostegno al reddito ha avuto un ruolo e un’importanza incredibile, offrendo un salvagente contro la povertà in ogni regione italiana, da Nord a Sud. Inoltre ha anche stimolando decine di migliaia di persone nella ricerca di una nuova occupazione”.
Nonostante fosse possibile attivare i PUC (Progetti utili alla collettività, una sorta di ‘lavori socialmente utili’, nda) anche a partire dal 22 febbraio, l’avvento della prima ondata di coronavirus e un fraintendimento circa l’introduzione della sospensione degli obblighi per i beneficiari dell’RdC fino al 17 luglio 2020, a luglio ne erano stati attivati 126 in tutta Italia, di cui 21 in Lombardia e nessuno in provincia di Cremona (dati piattaforma Gepi – Gestione per l’Inclusione sociale). Attualmente, invece, sulla stessa piattaforma i numeri sono iniziati a crescere: 3.043 in Italia e 349 in Regione. In provincia, però, solo uno. A Casalmaggiore è stato attivato un Puc per 4 beneficiari (2 per il Comune e altrettanti per il Centro per l’Impiego) per garantire assistenza agli alunni disabili durante il trasporto verso la scuola gestito dall’Associazione ‘Casa del sole’ di Mantova.
Lo scorso settembre, però, il Comune di Cremona e i Comuni dell’Ambito Cremonese, si sono attivati per predisporre i Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale per i beneficiari del reddito, anche a seguito di un’interrogazione proposta dal consigliere comunale Luca Nolli (M5s). Su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola, la Giunta ha stabilito che per la fase della predisposizione siano coinvolti i Servizi e Settori dell’Ente che potranno predisporre PUC le cui attività dovranno essere individuate partendo dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte. Come disposto dalla normativa inoltre, il coinvolgimento di enti del Terzo Settore avverrà attraverso l’attivazione di una procedura di evidenza pubblica.
L’Azienda Sociale del Cremonese ha pubblicato un Avviso di Manifestazione di interesse per promuovere la progettazione da parte degli Enti del Terzo Settore. La prima scadenza per la presentazione dei PUC è stata fissata al 16 ototbre, mantenendo, tuttavia, aperta la possibilità di presentare ulteriori progetti successivamente a quella data. La valutazione dei primi progetti è avvenuta ad opera del Gruppo Interistituzionale di Lavoro composto da Azienda Sociale Cremonese, Comune di Cremona, CSV Lombardia SUD e Forum del Terzo Settore in data 3 novembre: in quella sede sono stati valutati 14 progetti, 12 provenienti dal Terzo settore e 2 dagli Enti territoriali. Gli Ambiti d’intervento proposti nelle varie progettualità sono stati i seguenti: 5 progetti all’ambito culturale, 8 a quello sociale e uno alla la tutela dei beni comuni.
“Le attività proposte per i percettori RdC – fanno sapere dall’Azienda Sociale – che saranno inseriti nei percorsi sono varie: supporto alle attività proprie di Musei e Biblioteche, (visite guidate ecc.), supporto alle attività svolte all’interno di alcune strutture d’accoglienza, supporto negli accompagnamenti con scuolabus, sanificazione e piccola manutenzione presso alcune sedi delle associazioni, consegna spesa e farmaci a domicilio, valorizzazione delle tradizioni locali mediante iniziative di sensibilizzazione, promozione culturale e turistica”. Ad oggi il gruppo di lavoro sta ultimando tutte le procedure burocratiche- amministrative necessarie prima del trasferimento su Piattaforma Gepi dei progetti considerati idonei, “tenendo sempre in considerazione il delicato momento sanitario legato all’emergenza COVID- 19 che vede la nostra Regione Lombardia ancora come uno dei territori più colpiti”.
Mauro Taino