Commercianti di Casalmaggiore: "Riapriamo finalmente, lavoreremo con passione"
Noi ci siamo, nonostante i quasi 4 mesi di chiusura forzata, siamo pronti a ricominciare per dare un servizio alla nostra clientela, con il sorriso nonostante le preoccupazioni. GUARDA IL VIDEO
CASALMAGGIORE – Un po’ di speranza, in previsione del Natale prossimo venturo. I commercianti di Casalmaggiore riapriranno – nel pieno rispetto di tutte le norme anti covid – e già questa è una buona notizia. Da zona rossa a zona arancione, per tante piccole attività vuole dire soprattutto questo. Lo rimarcano i commercianti locali che dopo tanti sacrifici possono finalmente provare a riemergere da una crisi che si è fatta via via più pesante.
“Si riapre – spiega a nome dei commercianti locali Paolo Bocchi – siamo zona arancione, in teoria lo eravamo già da tempo ma per prudenza si tenevano chiusi i negozi ora finalmente si ritorna a lavorare”.
Un pensiero in apertura del ragionamento va anche a chi ancora dovrà restare chiuso. In città ci si conosce tutti: “Purtroppo i colleghi baristi e ristoratori – prosegue Bocchi – dovranno attendere ancora prima di poter esercitare liberamente la loro attività ma intanto, visto che la situazione generale è in netto miglioramento anche le nostre città saranno meno spettrali, si tornerà a vivere, si potranno scambiare quattro chiacchiere con i clienti, potremo intessere relazioni, dare consigli, informazioni, in poche parole faremo il nostro lavoro che non è solo quello di vendere dei prodotti”.
I piccoli negozi e le botteghe di prossimità svolgono un importante ruolo sociale. Sono il collante della vita di paese: “Gli esercizi commerciali sono presidi sociali e di questo ce ne stiamo accorgendo soprattutto ora che pare di vivere nel deserto, senza negozi di vicinato le città muoiono, non è un luogo comune ma la verità”.
“Noi ci siamo, nonostante i quasi 4 mesi di chiusura forzata, siamo pronti a ricominciare per dare un servizio alla nostra clientela, con il sorriso nonostante le preoccupazioni e con la professionalità che ci ha consentito di continuare la nostra attività nonostante la crisi, la pandemia, le troppe tasse, Amazon e chi più ne ha più ne metta. Lavoreremo con passione, in sicurezza come abbiamo imparato in estate e come non ci hanno consentito di fare a novembre nella speranza di non essere di nuovo bloccati appena avremo rialzato la testa”.
N.C.