Colletta alimentare, si può anche in tempo di Covid (e fino all'8 dicembre)
“Cambia la forma, non la sostanza” spiegano i volontari e organizzatori. Per favorire lo sviluppo dell’iniziativa quest’anno la colletta alimentare non è stata fissata in un solo giorno, o in un solo weekend come in passato, ma dopo essere partita il 21 novembre durerà fino all’8 dicembre.

La colletta alimentare più forte del Covid: l’impegno anche nel comprensorio Oglio Po va infatti oltre il rischio assembramenti, ideando una soluzione che consente di fare beneficenza per le famiglie indigenti. Non a caso ciò che verrà raccolto sarà destinato alle due San Vincenzo di Casalmaggiore, la prima a Santo Stefano e la seconda a San Leonardo. Del resto la necessità è maggiore in questa fase, in cui il Coronavirus ha messo in ginocchio l’economia e dunque messo ancora più crisi chi vive la quotidianità in situazioni già difficili.
Come si può contribuire? Nei supermercati convenzionati, negli anni scorsi, l’ultimo sabato di novembre era possibile acquistare alimenti e lasciarli poi ai volontari della San Vincenzo, presenti all’ingresso dei negozi. Stavolta questo non è possibile e così per riempire idealmente il carrello della colletta si potrà contribuire con una donazione da 2, da 5 o da 10 euro, indicandolo espressamente alla cassa. Tutti i supermercati di Casalmaggiore (Conad, Eurospin, Italbrix, Penny Market Selex, U2) hanno aderito; a Viadana, invece, partecipano Famila, Lidl, Conad di Cogozzo ed Eurospin. Nel casalasco è possibile rivolgersi anche a Conad e Italbrix di Piadena Drizzona. “Cambia la forma, non la sostanza” spiegano i volontari e organizzatori. Per favorire lo sviluppo dell’iniziativa quest’anno la colletta alimentare non è stata fissata in un solo giorno, o in un solo weekend come in passato, ma dopo essere partita il 21 novembre durerà fino all’8 dicembre.
“La vita non si ferma – spiega Giovanni Bruno, presidente nazionale del Banco Alimentare -. Ma la vita necessita anche di ragioni per essere sostenuta, e, quindi, la Colletta sarà una grande occasione per andare al fondo delle ragioni che la sostengono. Papa Francesco ci ricorda che c’è un modo per uscire migliori dal travaglio che la pandemia ha provocato: scegliere la solidarietà, consapevoli che abbiamo tutti un destino comune. E in un momento in cui rischia di prevalere la logica del “si salvi chi può”, vogliamo testimoniarlo con un gesto che ha una grande valenza sociale e culturale, e che sta dentro il lavoro svolto dal Banco durante l’anno, quando vengono rifornite 8.000 strutture caritative che danno da mangiare a oltre due milioni di persone”.
Giovanni Gardani