Torre, domanda al Gal per la ciclabile. Passi avanti per Centro sostenibilità ambientale
"Intanto i tuttologi sono già entrati in azione con le critiche tipo "A Torre non ne fanno una giusta!”. Tutto sbagliato tutto da rifare! Un giorno mi piacerebbe vederli all'opera questi esperti” attacca il sindaco Bazzani. Il finanziamento massimo che il comune torrigiano potrebbe ottenere è pari a 174mila euro.

TORRE DE’ PICENARDI – E’ stata presentata al GAL Oglio Po dal comune di Torre dè Picenardi la domanda di contributo per la realizzazione della ciclabile che collega Torre dè Picenardi alla frazione di Pozzo Baronzio. Il finanziamento massimo che il comune torrigiano potrebbe ottenere è pari a 174mila euro su 193.456 euro ammessi al bando (il progetto complessivo ha un costo di 368mila euro, dunque nel caso migliore il comune dovrà sborsare 194mila euro). “Incrociamo le dita e speriamo, dato che molto dipende dal finanziamento del GAL per poter portare avanti il progetto – commenta il sindaco Mario Bazzani, che si lascia poi andare ad uno sfogo ironico -. Intanto i tuttologi sono già entrati in azione con le critiche tipo “A Torre non ne fanno una giusta!”. Tutto sbagliato tutto da rifare! Un giorno mi piacerebbe vederli all’opera questi esperti”.
Intanto sempre a Torre, e sempre in collaborazione col GAL Oglio Po, prende piede la realizzazione di un Centro di documentazione sulla sostenibilità ambientale, progetto già vincitore del bando. Si tratta della prima iniziativa di questo genere della Provincia di Cremona e sorgerà al primo piano dell’ex asilo infantile di Torre de’ Picenardi. Oggi questo spazio è inutilizzato, ma con i fondi ottenuti potrà essere recuperato, risanato e dotato di strumenti adeguati per ospitare i visitatori. Il centro porrà particolare attenzione al tema del consumo e della produzione agricola, al rapporto tra attività agricola industrializzata rispetto alle forme di produzione locali, al rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici. Tutti temi fortemente connaturati alla matrice rurale dell’Unione Terre di Pievi e Castelli e dell’Oglio Po.
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