Cronaca

Comitato a difesa dell'Oglio Po: "Mettiamo i pazienti a loro agio". ASST sta provvedendo

Da ASST garantiscono che le file ormai sono sporadiche e che nella maggior parte dei casi le persone in attesa trovano spazio nella sala. Ma altresì garantiscono che si farà ancora di più

VICOMOSCANO – Qualche volta esposti alle intemperie, e per fortuna che piove poco. Anche se in verità dai tamponi al personale scolastico (per il quale la fila era fuori e senza sala d’attesa) all’attuale dislocazione (con  sala d’attesa) qualcosa si è fatto.

Con già la preoccupazione dell’esito di un test che potrebbe modificare vita e abitudini, almeno per un po’ si potrebbe fare ancora di più. Da ASST garantiscono che le file ormai sono sporadiche e che nella maggior parte dei casi le persone in attesa trovano spazio nella sala. Ma altresì garantiscono che si farà ancora di più.

Si potrebbe chiedere aiuto alla Protezione Civile o si potrabbe, come altri ospedali hanno già fatto, pensarci in maniera autonoma. Il problema era stato sollevato in più occasioni nei giorni scorsi. A prendere posizione adesso è il Comitato per la difesa e il rilancio dell’Ospedale Oglio Po. A parlare – in rappresentanza del comitato – è Gloria Barili.

“Scriviamo per sollecitare la dottoressa Ferrari direttrice medica del presidio Oglio Po perchè venga posizionato, davanti all’ospedale, un riparo per chi attende di fare il tampone, che spesso è lì proprio perchè non si sente bene. Sono già state fatte diverse segnalazioni nei mesi scorsi, ma ad oggi nulla è stato fatto. La spesa non è eccessiva e gazebi o simili si montano in poco tempo; ospedali pubblici, cliniche private convenzionate, studi medici associati si sono già attrezzati, come si può vedere dalle foto, il nostro ospedale purtroppo non ancora.

Inoltre, segnaliamo ancora alla dottoressa Ferrari, la problematica legata agli utenti che attendono, fuori dal pronto soccorso, i loro cari ricoverati. A volte l’attesa dura ore e non hanno nè riparo dal freddo né una sedia per riposare. Durante l’inizio della pandemia, in marzo, la protezione civile aveva installato, proprio di fronte al pronto soccorso, una tende per il triage, pensiamo possa essere un suggerimento sensato utilizzarla anche per questo scopo, basterebbe a riparare dalle intemperie, all’interno si potrebbero posizionare alcune sedie, distanziate, per dare sollievo a chi aspetta. Siamo certi che la protezione civile, che ringraziamo fin da ora, possa dare la propria disponibilità nel mettere a disposizione la tenda”.

ASST interpellata sulla questione ha spiegato che “All’interno dell’ambulatorio è presente una sala di attesa, allestita nel rispetto delle norme di prevenzione covid e sempre a disposizione degli utenti. L’allestimento di una copertura esterna all’ambulatorio dei tamponi fa parte del programma di adattamento delle nostre strutture alle nuove esigenze dettate dal distanziamento”. Qualcosa insomma si è già fatto, e qualcosa verrà fatto: e sono già due buone notizie.

N.C.

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