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Il raddoppio e il progetto RFI che non piace: Piadena Drizzona e Tornata lunedì in Provincia

“Serve un sovrappasso stadale, con a fianco una pista pedonale e ciclabile e la possibilità di mettere un ascensore per i portatori di handicap - spiega Priori - laddove verrà bypassato il passaggio a livello di San Lorenzo, al Vho. E la creazione di una strada di arroccamento in avvicinamento alla rotonda dove si trova la Ferramenta Marchetti".

PIADENA DRIZZONA – Come per Bozzolo e Marcaria, così per Piadena Drizzona e Tornata: manifestano preoccupazione in merito al raddoppio della Mantova-Cremona-Milano le due amministrazioni casalasche. E non per la bontà del risultato “da anni agognato e che finalmente sentiamo vicino” spiega Matteo Guido Priori, sindaco di Piadena Drizzona, quanto per un progetto, quello di RFI che non tiene conto delle esigenze del territorio. Per questo lunedì Priori e Mario Penci, sindaco di Tornata, saranno convocati presso la sede della Provincia di Cremona e incontreranno il dirigente del settore Infrastrutture Stradali Giulio Biroli e l’architetto Mario Gazzoli.

La volontà è quella di avere più fiato, e una voce più forte, per poter conferire con gli enti preposti e suggerire alcune modifiche al progetto di RFI, che rischia di tagliare in due il paese. “Abbiamo buone notizie, che sono quelle legate al raddoppio della Mantova-Cremona-Milano e anche alla volontà di passare da Piadena Drizzona con il Tibre ferroviario, che a questo punto renderebbe superflua l’autostrada Cremona-Mantova – spiega Priori – dato che consentirebbe un miglioramento del traffico passeggeri, anche senza nuovo cemento. Tuttavia dobbiamo suggerire, e possibilmente ottenere, alcuni accorgimenti, assolutamente necessari”.

Due in particolare quelli che Priori ha pensato per la situazione di Piadena Drizzona. “Un sovrappasso stadale, con a fianco una pista pedonale e ciclabile e la possibilità di mettere un ascensore per i portatori di handicap – spiega Priori – laddove verrà bypassato il passaggio a livello di San Lorenzo, al Vho. E la creazione di una strada di arroccamento in avvicinamento alla rotonda dove si trova la Ferramenta Marchetti, che peraltro già era stata approvata nel 2016 sotto l’amministrazione Cavazzini: non capiamo perché adesso RFI non ne abbia tenuto conto e abbia invece cambiato idea, creando col proprio progetto una autentica spaccatura del paese”.

G.G.

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